Recensione su Effetti collaterali

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26 Dicembre 2013

Dato che Steven Soderbergh non si ritira, ma anzi produce a manetta e ha sempre bei cast, inevitabilmente ho visto anche Side Effects, un film che parte da un punto e arriva totalmente da un’altra parte. Dato che, in soldoni, è un thriller classico, col mistero e gli intrighi, è meglio vederlo all’oscuro della trama; l’inizio fa pensare al film denuncia, con focus sugli psicofarmaci e sul modus operandi degli psichiatri, ma ad un certo punto c’è il ribaltone e da lì bisogna un po’ abituarsi alla nuova cornice prima di seguire in pace il film. Per me è stato così. Il messaggio polemico (?) viene sotterrato dalle vicende successive, ingarbugliate a una prima visione e con un finale che riporta lo status quo (non senza una mezza caduta di stile che coinvolge la parte femminile del cast), senza scrollare di dosso a nessuno una certa patina ambigua, in primis allo psichiatra/ Jude Law, sempre molto bravo in questi ruoli cinici e ambigui. Rooney Mara è l’altro pilastro del film e date le vicende del suo personaggio (un po’ deboli le motivazioni del suo agire però), risulta molta brava a rendere due personalità opposte. Tutto il resto è al solito di Steven: bella la sua fotografia, giocata sul contrasto caldo/freddo, buona la regia e il montaggio. Buon prodotto in definitiva.

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