Recensione su Effetti collaterali

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16 Settembre 2013

Fiacco e piuttosto misero.
Un peccato perchè il tema trattato era molto interessante e Soderbergh ha già dimostrato di trovarsi a suo agio con il genere a cavallo tra documentario e thriller. Contagion da questo punto di vista era molto riuscito e anche Erin Brockovich per certi aspetti era riuscito a colpire nel segno.
In questo caso, la prima metà del film sembra funzionare ma, invece di addentrarsi nei menadri delle relazioni tra grandi case farmaceutiche e personale ospedaliero, indagando e portando sullo schermo le connessioni e collusioni che spesso sono salite alla ribalta della cronaca sceglie la via del thriller senza però aggiungere nulla di più al genere. Soderbergh semplifica molto (troppo) e rimane vago fino a confezionare un prodotto che è pure guardabile, tutto sommato non è brutto, ma rientra nel filone in cui era già caduto anche Van Sant con Promised land: quello del preteso film di denuncia che in realtà è un prodottino superficiale visto e rivisto migliaia di volte. Tradotto: regista senza ispirazione.

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