La storia del pianista David Helfgott: nato a Melbourne in una famiglia povera di origine polacca, spinto allo studio del pianoforte da un padre possessivo e ambizioso che lo portò a diventare un piccolo fenomeno, vinse una borsa di studio per il prestigioso Royal College of Music di Londra ma ben presto iniziò ad accusare i sintomi della malattia mentale con la quale dovrà combattere per il resto della sua vita. Grazie a questo ruolo Geoffrey Rush si aggiudicò numerosi premi, tra cui l'Oscar al Miglior attore protagonista e il Golden Globe al Miglior attore in un film drammatico nel 1997.
laschizzacervelli ha scritto questa trama
Titolo Originale: Shine
Attori principali: Armin Mueller-Stahl, Noah Taylor, Geoffrey Rush, Lynn Redgrave, Googie Withers, Sonia Todd, Nicholas Bell, John Gielgud, Justin Braine, Chris Haywood, Alex Rafalowicz, Gordon Poole, Danielle Cox, Rebecca Gooden, Marta Kaczmarek, John Cousins, Paul Linkson, Randall Berger, Ian Welbourne, Kelly Bottrill, Beverley Vaughan, Phyllis Burford, Daphne Grey, Edwin Hodgeman, Maria Dafneros, Reis Porter, Stephen Sheehan, Brenton Whittle, Marianna Doherty, Camilla James, David King, Danny Davies, Helen Dowell, Louise Dorling, Seán Carlsen, Richard Hansell, Robert Hands, Marc Warren, Neil Thomson, Joey Kennedy, Ellen Cressey, Beverley Dunn, Andy Seymour, Ella Scott Lynch, Jethro Heysen-Hicks, John Martin, Bill Boyley, Teresa La Rocca, Lindsey Day, Grant Doyle, Leah Jennings, Kathy Monaghan, Mark Lawrence, Gordon Coombes, Luke Dollman, Margaret Stone, Tom Carrig, Helen Ayres, Suzi Jarratt, Samantha McDonald, Peter Osborn, Sandi Gardiner, Mostra tutti
Regia: Scott Hicks
Sceneggiatura/Autore: Jan Sardi
Colonna sonora: David Hirschfelder
Fotografia: Geoffrey Simpson
Costumi: Louise Wakefield
Produttore: Jane Scott
Produzione: Australia
Genere: Drammatico, Musica, Biografico
Durata: 105 minuti
Dove vedere in streaming Shine
ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
Non è un caso che in questo film Geoffrey Rush abbia vinto un Oscar, se l’è senza dubbio meritato.
Ma non è uno di quei film da guardare solo per la sua intensa interpretazione, nei panni di David Helfgott.
Shine è sostenuto da una trama particolare (romanzata,ma tratta da una storia vera), da un buon ritmo e perché retto anche da un’ottima performance di Armin Mueller-Stahl (nel ruolo del padre) e del meno conosciuto Noah Taylor, anche lui degno nell’impersonare il protagonista da giovane.
Ho apprezzato molto il fatto che il film non fosse esageratamente lungo e soprattutto non fosse “strizzato” in eccessivi drammatismi. Questo non significa che non vi siano scene toccanti, intense, ad esempio è di grande impatto quella quasi sul finale quando il protagonista assiste all’ovazione del pubblico e si commuove disperatamente in un misto di liberazione, di dispiacere constatando chi manca.
Votandolo sette e mezzo, arrotondo in questo caso per eccesso.
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