3 Marzo 2011
Rassegnamoci, alcinema ci vanno i sedicenni e quindi si fanno film per loro e solo per loro.
Prendete Holmes, volente o nolente ha un back ground cinematografico e letterario, ovviamente rivitalizzarlo non è un peccato, anzi è un obbligo.
Quindi la ricetta è: un paio di star;una fotografia tutta virata sui grigi e i toni cupi, perchè dopo il Batman di Nolan chi osa più rischiare? quello ha funzionato, quindi si copia; almeno una mezza dozzina di scazzottate, dopotutto il vero holmes letterario conosceva le arti marziali!, data l’ambientazione eliminiamo quasi del tutto le armi da fuoco cosi facciamo saltare i nostri eroi di qua e di là, che fa molto fico e moderno; il ralenty in questo caso DEVE esserci per forza (non mi ricordo più se cominciò Matrix o Ang Lee con la solfa del ralenty); Nolan non si scorda mai, siccome ha funzionato anche The Prestige, via! rubacchiamo qualche idea pure lì, incrociamo un pò di magia farlocca con la rivoluzione scientifica della fine dell’ottocento; i ragazzi sono attratti dal demonismo in tutte le sue forme, aggiungiamo una pennellata di non definito in questo senso e, siccome con i simboli e le sette e la massoneria etc etc il buon Dan ci ha fatto i miliardi…..; 2 donne, non vorrai mica insinuare una sana virilissima attrazione erotica fra i due protagonisti? (considerando che li ha scelti straordinariamente seducenti, il rischio c’era!); ricostruzioni in digitale di Londra sennò non fa giovane abbastanza; la trama…..a questo punto non serve proprio.
La regia di Ritchie è da pura accademia, mai una trovata che non sia uno snocciolare avvenimenti uno dietro l’altro e, senza una vera trama, ecco addirittura situazioni, ambienti, battute e scazzottate che sono ripetute più volte (non ne potevo più di vedre quel cane addormentato sul lato con tutti che si chiedono se è morto o meno!).
Il cattivo è senza un briciolo di fascino il che è gravissimo, il cattivo è fondamentale!, Holmes è un guascone, ma vive del suo attore, certo non del personaggio, il fascino lo emana Downey Jr, non Holmes!
Mai una volta che ti venga la curiosità di spaere come vada a finire, perchè ogni meccanismo narrativo, di suspance o altro è totalmente disinnescato; si spreca tutto un insieme di battute, credo il famoso humor inglese che contravviene alla seriosità yankee, senza nessuna ironia, due palle!

Concordo sul fatto che il fascino del personaggio, qui, risieda più nell’interprete che nel personaggio: ottima analisi 😉
Però, non trovo totalmente discutibile l’operazione registica e narrativa di Ritchie. Mi sono piaciute anche le scene al ralenti 😀 (forse perché in quei momenti Holmes spiegava per filo e per segno cosa stava pensando e la questione mi sconfifferava 😀 ).
è un film che non mi è piaciuto in quasi nulla, presupponendo che la qualità nella confezione nei film a capitale statunitense è sempre di buon livello, nulla rimane di significativo nella regia di Ritchie, a mio parere