16 Recensioni su

Sherlock Holmes

/ 20097.2981 voti

Aria di freschezza / 14 Ottobre 2018 in Sherlock Holmes

“Sherlock Holmes” è una meravigliosa rivisitazione del celebre investigatore nato dalla penna di sir Arthur Conan Doyle. Nel film viene mostrato un Holmes completamente diverso da quello descritto nei libri, molto divertente ma geniale allo stesso tempo. La storia è stupenda, i colpi di scena sono tantissimi, le ambientazioni e le scene d’azione sono fantastiche. Insomma, il film è un capolavoro!

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Stupefacente! 7,5 / 16 Giugno 2016 in Sherlock Holmes

Adoro Downey Jr. ma in questa parte è proprio eccellente!
Una regia ritmica e calzante, grandiosa, e una storia che ad ogni (ri)visione è quasi come svelasse un dettaglio in più.
Bravissimo Jude Law nei panni di Watson anche se me l’aspettavo più goffo come personaggio. Da vedere e rivedere, una chicca!
7.5

7 / 21 Aprile 2013 in Sherlock Holmes

Piacevole…. Robert Downey Jr. è il solito (grandissimo) … il film, alla fine, mi è piaciuto molto!

31 Marzo 2013 in Sherlock Holmes

Beh, innanzitutto trovo meschino l’aver usato il personaggio Sherlock Holmes a fini tanto palesemente commerciali, per ridare forza (ai botteghini) a un regista che aveva un disperato bisogno di rilancio. A maggior ragione meschino perché uno Sherlock Holmes così allucinatamente pop é un’invenzione quanto meno discutibile, così come discutibile é l’interpretazione di Downey Jr alla Jack Sparrow di Johnny Depp.
Ma per l’appunto sono scelte “discutibili”, il che non vuol dire che non siano efficaci nella riuscita generale del film.
Accantonando dunque per un attimo il purismo, devo dire che questo film complessivamente non mi é dispiaciuto.
E non solo per lo stile registico di Guy Ritchie, che mi ha sempre coinvolto con la sua frenesia oltranzista.
Sicuramente degna di nota é anche la scenografia (sebbene in buona parte palesemente digitale): una Londra vittoriana resa cupa e tetra dalla dominanza cromatica del bianco e nero e delle scale di grigio.
Un film che inizialmente non doveva essere diretto da Guy Ritchie, che però quando é stato chiamato ha preteso di metter mano pesantemente alla sceneggiatura, direi con effetti abbastanza evidenti: per fare un esempio, l’incontro di simil-pugilato cui prende parte Holmes rievoca fortemente una scena pressoché identica di The snatch.
Nonostante il ritmo dialetticamente indiavolato impresso da Ritchie e un pò di british humour (che non guasta mai), il film é forse un pò troppo lungo e a tratti reca l’impressione di una trama un pò sfuggevole.
Per finire, una curiositá: l’attore che interpreta il cattivone del film, Lord Blackwood… Solo io ho creduto fino ai titoli di coda che si trattasse di uno svecchiato Andy Garcia, anziché il per me sconosciuto Mark Strong?
Separati alla nascita.

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16 Marzo 2013 in Sherlock Holmes

non mi è piaciuto, non so, non mi ha preso per niente e l’ho finito giusto perchè l’avevo iniziato, infatti non ho visto nemmeno il due.

24 Dicembre 2012 in Sherlock Holmes

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Non ho capito se lo Sherlock Holmes originale fosse simile a questo o no. Almeno, lo Sherlock che ricordavo io dai libri era assai più tranzollo di questo esagitato nel film. Poi su internet trovi anche qualcuno che ti spiega che no, in realtà Conan Doyle lo aveva creato ed era tipo Superman e prendeva il culo dei passeri (e anche delle passere! Mi piace pensare) e gli infilava un KABOOOM atomico dentro. Poi però ai lettori piaceva di più quando era tranzollo, e allora nei libri lo aveva fatto tranzollo (la mia di spiegazione mi pare seriously ineccepibile). Quindi a tirar le somme boh, questo sembra venga a sua volta fatto a partire da un fumetto e un po’ boh un poh blabla.
Ci sono Sherlock e Watson, che magari per voi se siete donne son pure fighi ma qui tralasciamo, che se la vivono nel casino, tra l’altro si capisce anche benissimo che sotto sotto, nonostante abbiano poi una donna assegnata a testa, son un po’ frociazzi. Ah ops. Beh, vabbè, quello. Gelosie, il cane non è tuo. É nostro, cose così.
Sherlock è matto come una biglia, un incrocio tra Piero Angela e Rambo, a metà tra il fare esperimenti scientifici sul volo delle api e fare a botte nei peggiori pub di Caracas (?). Watson è la sua controparte, diciam pure sua moglie. Lo modera, lo tiene calmo ecc. Devo dire che all’inizio sembrava un po’ un film alla budspecer&terencehilliana maniera. Ma poi poi si risolleva e ci si diverte proprio. O via, sempre gran casini e spacchiamo tutto, però ci sono livelli e livelli. A inseguire una specie di conte Dracula resuscitato e massone e stelle e sangue e uccidiamo tutto il parlamento. Che in Inghilterra far fuori il Parliament è un grande classico. La gnocca è gnocca, Londra è grigia e sporca di smog e di pioggia e meccanica di prima rivoluzione industriale. Mi sfugge perché nel finale siano nei sotterranei e dopo due cunicoli spuntino fuori in cima a un ponte alterrimo ma pace, sarò pignolo io.
Vi cerco su imdb la superfrase, che fa tantissimissimo regista-marito-di-madonna che è Guy Richie, detta a una cameriera che entra per pulire la stanza e lo trova nudo e ammanettato al letto, eccetto che per un cuscino a coprirgli il pacco:
Sherlock Holmes: Madam, I need you to remain calm. And trust me, I’m a professional. Beneath this pillow, lies the key to my release.
[the Maid screams again and runs out]
Sherlock Holmes: Of course, she mis-interpreted my meaning entirely.
Mittttttico! Non resta che aspettare il sequel direi, telefonatissimo perché un cattivo non l’hanno preso.

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11 Giugno 2012 in Sherlock Holmes

Sherlock mi è sempre piaciuto, e anche in questa versione non mi ha delusa.

1 Giugno 2012 in Sherlock Holmes

Interessante per la regia visionaria di Guy Ritchie, che spiazza sempre, con buonissima interpretazione di Robert, scanzonato e divertente come sempre, anche se forse un po’ lontano dall’idea originale che ognuno si fa di Sherlock Holmes; ottimo anche Jude Law, azzeccatissima spalla, che caratterizza il suo Watson in maniera molto curata.
Forse un po’ lento in alcuni punti, ma comunque da vedere, anche per la Londra cupa e demoniaca che descrive.

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Finalmente non è “elementare” Waston”!! / 10 Gennaio 2012 in Sherlock Holmes

Un Sherlock Holmes che si discosta anni luce dal classico bacchettone con la pipa e l’ “elementare Watson” costantemente sulla punta della lingua. Un tizio che sa fare a botte, essere ironico, cedere all’irrazionalità (quando c’è di mezzo una donna). Dotato al contempo di una capacità deduttiva sopraffina, un genio senza confini, una mente ben oltre le umane facoltà. Un personaggio rivisitato. Reinventato. Senza snaturare la sua essenza più profonda. Coadiuvato e supportato da questo Watson. Un uomo d’azione, compagno fidato e grillo parlante all’occorrenza. In una Londra capace di far sognare e incutere timore al contempo. Con le sue nebbie e le sue tetre, fosche atmosfere. Un trama ordita con perizia e un cattivo che vien voglia di pigliare a calci in faccia. Ma che sa offrire a Holmes una sfida degna del nome che porta. Una pellicola eccelsa, per un personaggio che meritava di certo un simile riguardo. Insomma, un film da godersi, in tutto e per tutto.

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Un film da videoclip / 14 Novembre 2011 in Sherlock Holmes

Sembra più un enorme videoclip, come è solito girare il regista, che un film: ma il risultato fianle non stona.

25 Agosto 2011 in Sherlock Holmes

Premessa non da poco: ho letto l’opera omnia di Sir Arthur Conan Doyle (che non è solo Sherlock Holmes, ma anche altro, ma questo è un altro discorso).
Inizialmente ho storto un naso, un dottor Watson figo come Jude Law cozza pesantemente con le mie convinzioni, ma c’è poco da fare: il film è un buon lavoro.
Non sarà purista, ma intrattiene e bene.

6 Maggio 2011 in Sherlock Holmes

Guy Ritchie rivisita il mito di Sherlock Holmes aggiungendo un pò più di azione e arti marziali senza però sminuire l’intelligenza del noto investigatore. Watson non si limita ad essere una spalla ma è un co-protagonista; la scelta degli attori è perfetta. Grandi sia Robert Downey jr. nei panni di Holmes che Jude Law in quelli di Watson. Il famoso nemico di Holmes, Moriarty resta nell’ombra, stavolta il nemico che Sherlock deve affrontare è ancora più temibile (Mark Strong già visto nei due film precedenti di Ritchie).
Il film è godibile e avvincente, con azione e ragionamenti e un buon rapporto di amicizia tra i due (tra i quali non mancano i litigi). Il rapporto tra Holmes e Watson rischia di deteriorarsi x il fidanzamento del Dottore; invece Sherlock è alle prese con una cotta x una splendida ladra (Rachel McAdams).

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4 Marzo 2011 in Sherlock Holmes

Da amante appassionata di Sir A.Conan Doyle, questo adattamento cinematografico del suo eroe non mi è dispiaciuto affatto.
Bella ricostruzione della Londra vittoriana, bei costumi (originale, ma strambo il vestito di Watson al ristorante!), interpreti credibilissimi, anche se, personalmente, avrei fatto volentieri a meno del personaggio di Irene (e dell’interpretazione di Rachel McAdams), tirato a forza nel plot per sfruttare una superflua sottotrama romantica.
Sherlock tirava di pugni e di coca anche nei romanzi originali: Ritchie ha sfruttato gli elementi letterari più pruriginosi per rendere più “appetibile” il prodotto.
Mi è piaciuto vedere Watson svecchiato della sua aria di gendarme panciuto in pensione (come già era successo in Senza indizio con la formidabile coppia Kingsley/Caine) e R.Downey Jr. lo immaginavo proprio così, quindi vuol dire che ha svolto bene i compiti per casa.
Interessantissima colonna sonora.
E, adesso, aspetto Moriarty.

Nota letteraria: chiunque fosse interessato a scoprire un Holmes “alternativo”, può dedicarsi alla lettura del simpatico Un samba per Sherlock Holmes di Jo Soares 😉

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4 Marzo 2011 in Sherlock Holmes

Non ho mai letto i racconti di Arthur Conan Doyle per poter fare un paragone tra i suoi libri e questo film, ma salta subito all’occhio, anche solo dal trailer, che questo è uno Sherlock Holmes atipico, uno che tira calci e pugni, muscoloso, stravagante e decisamente molto ironico. Sono infatti le numerose frecciatine tra Watson e il protagonista che rallegrano l’atmosfera un pò cupa portata dal misterioso Lord Blackwood.
Mi è piaciuta moltissimo la fotografia: una Londra in piena rivoluzione industriale, con i suoi palazzi imponenti e di contro la povertà e il marciume che si respira nelle strade della città. Ma la forza di questo film sta tutta in Sherlock: un uomo colto, attento ad ogni minimo particolare, appena un pò agorafobico e dedito totalmente al suo lavoro e ai suoi esperimenti; questo sherlock fa a cazzotti, è furbo e cattivello, e non resiste al fascino femminile.
Non so dire ai fan dei libri di Conan Doyle se potrebbe incontrare la loro approvazione, probabilmente è un film che consiglierei di più agli amanti dei film d’azione che ai fan del mistero, resta comunque un bel blockbuster e un film che sa osare. Si nota poi la mano del regista, Guy Ritchie: sempre più bravo e sempre più deciso a sperimentare.

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3 Marzo 2011 in Sherlock Holmes

Rassegnamoci, alcinema ci vanno i sedicenni e quindi si fanno film per loro e solo per loro.
Prendete Holmes, volente o nolente ha un back ground cinematografico e letterario, ovviamente rivitalizzarlo non è un peccato, anzi è un obbligo.
Quindi la ricetta è: un paio di star;una fotografia tutta virata sui grigi e i toni cupi, perchè dopo il Batman di Nolan chi osa più rischiare? quello ha funzionato, quindi si copia; almeno una mezza dozzina di scazzottate, dopotutto il vero holmes letterario conosceva le arti marziali!, data l’ambientazione eliminiamo quasi del tutto le armi da fuoco cosi facciamo saltare i nostri eroi di qua e di là, che fa molto fico e moderno; il ralenty in questo caso DEVE esserci per forza (non mi ricordo più se cominciò Matrix o Ang Lee con la solfa del ralenty); Nolan non si scorda mai, siccome ha funzionato anche The Prestige, via! rubacchiamo qualche idea pure lì, incrociamo un pò di magia farlocca con la rivoluzione scientifica della fine dell’ottocento; i ragazzi sono attratti dal demonismo in tutte le sue forme, aggiungiamo una pennellata di non definito in questo senso e, siccome con i simboli e le sette e la massoneria etc etc il buon Dan ci ha fatto i miliardi…..; 2 donne, non vorrai mica insinuare una sana virilissima attrazione erotica fra i due protagonisti? (considerando che li ha scelti straordinariamente seducenti, il rischio c’era!); ricostruzioni in digitale di Londra sennò non fa giovane abbastanza; la trama…..a questo punto non serve proprio.

La regia di Ritchie è da pura accademia, mai una trovata che non sia uno snocciolare avvenimenti uno dietro l’altro e, senza una vera trama, ecco addirittura situazioni, ambienti, battute e scazzottate che sono ripetute più volte (non ne potevo più di vedre quel cane addormentato sul lato con tutti che si chiedono se è morto o meno!).
Il cattivo è senza un briciolo di fascino il che è gravissimo, il cattivo è fondamentale!, Holmes è un guascone, ma vive del suo attore, certo non del personaggio, il fascino lo emana Downey Jr, non Holmes!

Mai una volta che ti venga la curiosità di spaere come vada a finire, perchè ogni meccanismo narrativo, di suspance o altro è totalmente disinnescato; si spreca tutto un insieme di battute, credo il famoso humor inglese che contravviene alla seriosità yankee, senza nessuna ironia, due palle!

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17 Febbraio 2011 in Sherlock Holmes

Nella cornice di una Londra ottocentesca, il famoso investigatore e l’amico Watson sono alle prese con un astutissimo cattivo che vuole conquistare il mondo per mezzo di diavolerie a metà tra la magia nera e la tecnica della prima rivoluzione industriale. Falsa magia, complotto politico, sacrifici umani e massoneria: gli ingredienti sono quelli classici, ma è questo Sherlock Holmes che perplime. Dove sono mantellina e cappello? Dov’è la virtuosità al violino? E la predilezione per la cocaina? L’investigatore di Ritchie è quasi un supereroe appassionato di arti marziali, mentre le sue doti deduttive e la passione per gli esperimenti ci ricordano quelle di Gill Grissom in CSI. Watson, dal canto suo, è forse un po’ troppo ingessato e fascinoso. Che dire poi della figura della bella quanto infida Irene? Calata in scena con il duplice scopo di dare una parvenza di eterosessualità al misogino investigatore e di spianare la strada all’irrinunciabile sequel.

Nel complesso, però, il film è divertente e gli attori sono in gamba. Ogni apprezzamento a Robert Downey Jr. che infonde carisma e fascino al suo personaggio – anche se non è come dovrebbe essere – e che è simpatico nell’inscenare siparietti di gelosa amicizia e rivalità professionale con Watson – un Jude Law sempre piacevole alla vista.
Bella la ricostruzione di questa Londra gotica, cupa, violenta, che si muove fra le immense macchine edili, i docks e i cantieri navali.

In sostanza, Sherlock Holmes secondo Guy Ritchie è un film un po’ prevedibile, uno di quelli che ti danno l’impressione che l’intreccio non si dipani in modo fluido e plausibile, ma che, allo stesso tempo, avvolge con il suo ritmo e la sua atmosfera e fa dimenticare delle incongruenze.

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