12 Settembre 2012 in The Hunter

Stilisticamente il film è molto bello, soprattutto la fotografia delle scene finali, del protagonista sotto la pioggi e del bosco immerso nella nebbia e anche la prima parte non è male, ma il problema del film di Rafi Pitts (in concorso a Berlino l’anno scorso) è che la sceneggiatura non buca. L’ambientazione (siamo in Iran) e l’idea di base non sono malvagie ma il film è condotto in maniera asettica e si risolve in modo troppo semplicistico. Non c’è spessore, non c’è coinvolgimento e nessuna emozione e gli sceneggiatori seguono una pista troppo banale. Il protagonista sembra troppo razionale per essere folle e devia verso un estremo illogico in maniera talmente compassata da non sembrare credibile.
La lentezza del film, in questo caso, non esalta certi stati d’animo, piuttosto infonde noia.
Un pò un peccato perchè avrebbe potuto essere un buon thriller-drammatico di stampo iraniano.

Leggi tutto