Uno Tsui Hark da riscoprire / 20 Agosto 2022 in Shang Hai zhi yen

Deliziosa commedia romantica ambientata a Shangai durante il periodo dell’occupazione giapponese.
Un clown che decide di arruolarsi nell’esercito e una giovane ragazza si incontrano per caso durante un bombardamento.
Il loro incontro, avvenuto sotto il ponte, li porterà a condividere il dramma della guerra e a rifarsi appuntamento nello stesso posto dopo che sarà giunta la pace.
La guerra finisce e il ragazzo torna a Shangai. Purtroppo non troverà la ragazza che incontrò quella notte… Da qui comincia la speranzosa ricerca di quella fanciulla conosciuta 8 anni prima.

Il film ha un ritmo frizzante, con un susseguirsi ininterrotto di gag e passaggi di scena, intrecci di storie imprevedibili e personaggi sopra le righe.
Ritagliato nella sua cornice storica, Shangai Blues riesce a raccontarci, attraverso lo humour spensierato e sbarazzino, un paese in ripresa dalla precarietà, entusiasta di ripartire dopo la fine della guerra.
Gli sketch sono spiritosi, strappano qualche genuina risata e anche se tutte le situazioni possono non sembrare azzeccate per via del passaggio del tempo, il film rimane comunque valido e incalzante per i suoi ritmi.

Uno Tsui Hark da riscoprire, rimasto sconosciuto sul piano internazionale finché non arrivò a lavorare con Van Damme.
Ma prima del (discreto) riconoscimento in Occidente – che non fu affatto il miglior periodo della sua carriera, qualitativamente parlando -, il regista di Hong Kong confezionò ottimi prodotti cinematografici, non solo wuxia per cui è noto.

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