Séraphine
/ 20087.219 votiPiccardia, 1914. Séraphine Louis (1864-1942), nota come Séraphine de Senlis, è una domestica analfabeta che, di giorno, pulisce a cottimo e fa la lavandaia e, di notte, dipinge, da autodidatta. Un giorno, nella casa in cui presta servizio, arriva un famoso critico tedesco, Wilhelm Uhde. L'uomo vede i quadri della donna, ispirati dalla sua Fede religiosa e dalla natura che la circonda, e decide di coltivare il suo talento.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Séraphine
Attori principali: Yolande Moreau, Ulrich Tukur, Anne Bennent, Geneviève Mnich, Nico Rogner, Adélaïde Leroux, Françoise Lebrun, Hélène Hardouin, Serge Larivière, Léna Bréban, Sandrine Bodenes, Muriel Riou, Dominique Pozzetto, Josette Ménard, Xavier Pottier, Jean-Pascal Abribat, Anne Benoît, Corentin Lobet, Serge Gaborieau, Rosine Favey, Christine Garrivet, Mostra tutti
Regia: Martin Provost
Sceneggiatura/Autore: Marc Abdelnour, Martin Provost
Colonna sonora: Michael Galasso
Fotografia: Laurent Brunet
Costumi: Madeline Fontaine
Produttore: Gilles Sacuto, Miléna Poylo
Produzione: Francia, Belgio
Genere: Drammatico, Storia, Biografico
Durata: 125 minuti
Dove vedere in streaming Séraphine
ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
Film franco-BELGA! (alèèèèèèèèè). Con la stessa attrice BELGA(!) di Louise-Michel. Film più brutto di Louise-Michel, lei sempre brutta, tanto quanto in Louise-Michel. Sono i suoi ruoli.
É la biografia della vita di Seraphine de Senlis, pittrice francese primitiva scoperta poco prima della I guerra mondiale da un collezionista tedesco, che a sua volta aveva lanciato Picasso e cazzi e mazzi. Ossia, lui va in vacanza e si trova questa sguattera che limona con gli alberi, è un’estremista della Madonna (no, non nel senso… oh, ci siam capiti), sente gli angeli e dipinge meravigliosamente la natura con cui è in comunione.
Finirà ovviamente pazza sclerata in manicomio (gli angeli fan certi scherzi a volte…), dove morirà prima della fine della II (guerra).
Il film è troppo lungo, e sembra che in Francia abbia avuto un successo strepitoso (ma si sa che non son delle cime). Due ore a vedere dei primi piani sofferenti di lei, che è tanto brava come attrice quanto brutta. Una specie di animale selvatico che trova la grazia attraverso la pittura. E per la stessa strada poi la riperde.
Sala piena pure per questo, credo che in Italia a parità di condizioni ci sarebbero stati sì e no 15 spettatori.
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