Recensione su La città incantata

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23 Gennaio 2013

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Lentamente, ci accingiamo a completare tutte le caselle. Ancora e sempre stupore (e tremblementi, se mi si passa la citazione) per la coorte di personaggi variegati e fantasilandici (?) che fioriscono nei film di Miyazaki. Sarei assolutamente un suddito del pur (nell’economia generale del film) secondarissimo Spirito del Ravanello.
toria a schema classico, con perdita/mancanza e successiva risalita lungo un percorso esteriore/interiore della ragazzina buona dentro, fino a sopperire e ripristinare la situazione iniziale. Sedersi comodi e avere qualcuno accanto che ogni tanto ci faccia notare che stiamo a bocca aperta. OOOOOOOOOOh… Ah, scusate.
La morale ci sarà anche. Ma io preferisco annotare quest’altra, che fa capolino nella prova finale: una volta che si è posti di fronte ad un bivio o decisione, la scelta giusta potrebbe benissimo NON essere tra le opzioni considerate. Più rispetto per le opzioni non considerate, grazie. Se lo meritano.

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