Recensione su L'ultimo dei templari

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Ma che c’azzeccano i Templari? / 19 Novembre 2016 in L'ultimo dei templari

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Come al solito si ha questa brutta abitudine di tradurre i tioli del film(l’originale e’ “la stagione della strega”) e adattarli al pubblico italiano, stravolgendo così completamente il senso del film.
Partiamo con il dire che i Templari, in questo film, non c’azzeccano nulla(e nemmeno vengono mai nominati, casomai si parla di Crociati, non di Templari, ma molto probabilmente chi ha avuto la brillante idea di tradurre il titolo non sa che esiste un enorme differenza tra i due ordini di cavalieri), ma cosa ancora peggiore è che ho assistito, per l’ennesima volta, a uno pseudo film storico con un sapore retrò di fantasy che mi ha dato parecchio sui nervi.
Il regista è uno specialista in zozzerie(basti pensare, tanto per citare due titoli, a “Fuori in 60 secondi” e a “Codice: Swordfish”) ma questa volta ha davvero superato sé stesso, come scritto sopra il film cerca di battere la strada del film storico-horror-fantasy senza avere sulle spalle un’adeguata sceneggiatura, una regia degna di nota e un cast che rasenti almeno la sufficienza.
Il risultato finale è un’accozzaglia di immagini, di grossolani errori storici(e quando mai mancano), di combattimenti fatti al rallentatore che innervosiscono solo lo spettatore, di primi piani di attori inespressivi(Cage su tutti ma anche gli altri non scherzano).
Voglio spendere proprio due parole sugli attori, se dovessi scegliere chi ha fatto la peggiore figura non saprei proprio che nome scegliere, partiamo da un Nicholas Cage inespressivo e catatonico come non mai(il successo di questo attore mi è inspiegabile, davvero. Con quel parrucchino biondo poi è inguardabile, lasciatemelo dire) a un Ron Perlman ampiamente sopravvalutato a un Christopher Lee tutto intabarrato(forse si vergognava di frasi riconoscere) fino ad arrivare a un Robert Sheean abbastanza bravino ma relegato in secondo piano.
Speravo almeno che questo noioso e indigesto polpettone venisse salvato da un colpo di scena finale e invece cosa vengo a scoprire alla fine di tutto questo? Che la strega non è una strega, ma un demone!( E beh, che volete, dopo averla vista per tutto il film ammazzare con estrema facilità tutti i suoi guardiani con forza sovraumana e usare i suoi poteri esoterici non ci ero proprio arrivata, no no).
Brutto, brutto, brutto, a questo punto ho rivalutato pure “Le Crociate” di Ridley Scott, che a confronto è un capolavoro.
E per favore che qualcuno insegni a Cage come si cambia espressione.

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