16 Giugno 2013
A metá tra fiction e documentario, questo film tv prodotto per il National Geographic, in realtá non é né l’uno né l’altro:
– del documentario non ha la veridicitá e il rigore, fornendo spesso particolari non corretti e romanzando alcuni aspetti, per il solito gusto americano di apparire come il salvatore del pianeta (nella realtà i bambini presenti nel compound pare siano stati amanettati, non di certo presi in braccio dai navy seals e portati in salvo come si vede in qualche scena poco credibile);
– della fiction prende solo le cose peggiori, regalandoci alcune brutte interpretazioni (soprattutto nella parte iniziale) e le consuete situazioni hollywoodiane, trite e ritrite (la solita storia del padre poco presente, il collega che va a letto con sua moglie, con resa dei conti in un duello di wrestling).
Diciamo che perlomeno ci da l’idea di come siano andate le cose..
L’operazione contro Bin Laden è stata una delle cose più esaltanti che abbia letto nei giornali. Ne compravo un sacco solo per leggere di come erano andate le cose. Cioè, questa gente è stata catapultata nel covo più sorvegliato di Al Qaeda, e in poche ore si è spianata la strada a forza di pallottole fino ad arrivare a Bin Laden. Cioè, ti immagini cosa significa rompere le palle a uno di quei tipi lì? Tipo che sei al cinema, c’è quest’energumeno davanti a te che continua a smsare col cellulare e tu gli chiedi di smetterla: tempo cinque minuti e non ti trovano più. Formidabile.
38 minuti, @yorick, e senza riportare un graffio… E poi pare che non fosse nemmeno così sorvegliato, dato che solo 3 uomini hanno opposto resistenza armata, escluso ObL.. Segno che il Pakistan c’era dentro fino al collo (il compound era a 1,3km dalla più importante accademia militare del Paese, in una cittá situata a 80km dalla capitale)..
E come se per nascondersi in Italia avesse scelto di vivere a Livorno, a qualche isolato dalla caserma della Folgore, in una fortezza con muri perimetrali di 4m e sorvegliata da gente munita di ak47..
Sì, ma la cosa davvero inquietante, @hartman, è che, ad oggi, sono morti tutti quelli che sono stati coinvolti in quell’operazione…
Mi sembra ne siano vivi solo più due su 25, @yorick..
Da un lato, considerando che in Afghanistan son morti finora 1.400 soldati americani, la cosa potrebbe essere, da un punto di vista quanto meno statistico, una non-notizia..
Per altro verso non mi meraviglierei se la loro morte fosse un passaggio necessario dell’inserimento in un programma di protezione, dopo che erano stati svelati i nomi di coloro che avevano partecipato al blitz..
O forse sapeva qualcosa che non dovevano sapere, @hartman. Tipo che Bin Laden non è mai esistito… O.o
Beh dai ora non esageriamo con la dietrologia :)..
Per fortuna alcuni gg dopo il blitz ha confermato tutto Al Zawahiri, sennò ci sarebbe ancora gente che dice che il blitz lo hanno fatto in uno studio della Universal..
Comunque, @hartman, in questo si vede l’operazione oppure è una noia stile l’ultimo della Bigeloff?
Sì, @yorick, si vede il blitz, ma é meno hollywoodiano di quanto si possa immaginare.. In tutto sparano pochissimi colpi e la preoccupazione maggiore (nonostante le gonfiature romanzate che ho descritto nella recensione) dev’esser proprio stata quella di evitare una carneficina tra le decine di bambini presenti nel compound..
Grazie, allora lo evito e spero che qualche Stallone a caso ci faccia un Rambo con tantissime esplosioni!