Recensione su Scott Pilgrim vs. The World

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Cinema alternativo: una boccata d’aria fresca / 25 Giugno 2012 in Scott Pilgrim vs. The World

Il cinema sta profondamente cambiando.Il cambiamento non è solo a livello di sceneggiatura,ma anche nel modo di intendere il cinema.Non più come semplice intrattenimento commerciale,ma come veicolo per la sovra-esposizione di universi giovanili.”Scott Pilgrim vs The World” è probabilmente il manifesto ultimato di questa nuova frontiera del cinema di genere.Oltre ad essere una commedia sprizzante,ritmata,veloce con un avvicendarsi grafico in stile videoclipparo e un’invadenza tecnica alla base di una determinata concezione di demenzial-comedy.Siamo oltre al cinema in “Scott Pilgrim”,tratto da una geniale graphic novel canadese in 6 puntate di culto tra i giovani.Siamo nei territori del demenziale più puro e semplice,di riferimento tra la nicchia dei fan delle commedie americane di grande successo,anche se godono di scarsa considerazione tra i critici di mezzo mondo.”Scott Pilgrim” è il trionfo del videogioco sul film,del videoclip sull’istinto maturo di genere.Non è un capolavoro “Scott Pilgrim vs the world” ma riesce ad autogestirsi con la famelica voglia di reinventarsi e di ricreare un universo nuovo e comunque impossibile.L’istinto fumettaro del regista Edward Wright,poco sfruttato ne “L’alba dei morti dementi” e in “Hot Fuzz” in questo caso riesce perfino a sopperire a qualche piccolissima,ma veramente piccola carenza in sceneggiatura,che anche se inappuntabile e divertente.A completo servizio dello spettatore,”Scott Pilgrim” ridisegna il modello del nerd sfigato che riesce a conquistare la donna giusta,tra educazioni sentimentali descritte in 7 prove diverse.La trama praticamente racconta di questo Scott Pilgrim,eterno Peter Pan a 22 anni suonati,incontra finalmente la ragazza dei suoi sogni,ma per conquistarla ed averla tutta per lui deve battere i suoi sette terribili ex,con ognuno una diversa arma segreta.Costruito su 7 livelli,di tipo fumettistico,indie-rock,videoludico e quant’altro,”Scott Pilgrim” è una delizia per gli occhi,probabilmente è uno spettacolo difficile da ripetere ma comunque eccezionale nella sua non-curanza nel non appartenere a nessuna realtà specifica,al non perdere di vista l’obiettivo primario che questo nuovo cinema si porta appresso:Divertire lo spettatore,portando la sua realtà sullo schermo.Tra tecnologie divertenti,Internet,e-mail,telefonini,musica assordante,ricorda un’altra storia di uomini e donne ma non d’amore,che anche se totalmente diverta si inserisce nel filone del “Nuovo Cinema Indie Rock”,naturalmente parlo dello splendido “(500)Giorni Insieme”.Intanto,questo film,è già,da tempo,un cult.Prima a fumetti e poi sullo schermo.Gentile concessione di Edward Wright.

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