Scary Stories to Tell in the Dark

Interessante Film horror.
Siamo nel 1968, Nixon sta per essere eletto e siamo in piena guerra del Vietnam.
Tre ragazzi e una ragazza, durante la notte di Halloween, si intrufolano per gioco in una casa ritenuta infestata; lì Stella trova un libro dove una ragazza, tenuta rinchiusa, scriveva storie per far spaventare i bambini. Lo porta a casa e la notte successiva una nuova storia inizia a scriversi sul libro; quella di Tommy, un bullo, che si trasforma in spaventapasseri.
Buon film horror con un ottimo ritmo e buoni personaggi; Stella è stata abbandonata da piccola dalla madre e resta nella cittadina
per rimanere accanto al padre (Dean Norris visto nella serie “Under the Dome”). Ramon è un ragazzo messicano con un segreto alle spalle; un po’ meno approfonditi gli altri due giovani Aggie e Chuck. Alcune storie raccontate potevano essere migliorate, ma il film è godibile con qualche scena “horror”.
Il film mi sembra tratto da una serie di libri, quindi ci potrebbe anche essere un seguito.

Con lo zampino di Del Toro, onestamente mi aspettavo (molto) di più.
Parte molto bene, ma alla fine si rivela un bieco (ma bieco-bieco…) frullato di Stranger Things e IT.
Non è un brutto film, intendiamoci. Ma davvero è letteralmente un copia-incolla dei due, senza alcuna deriva di originalità o peculiarità.
Prima parte comunque nettamente meglio della seconda. E nemmeno di poco

Horror vecchia scuola che dà quello che promette.
Sostanzialmente si tratta di un film ad episodi che però viene abilmente mascherato tramite una struttura consequenziale creando un unico narrativo ben espresso. Non inventa nulla e dimostra come il classico se proposto con criterio funziona sempre.

André Øvredal è tra i registi di genere più interessanti del panorama attuale e non mi stupisce che Giullermone DelToro l’abbia notato e voluto per dirigere questo suo progetto. Scary stories trasuda atmosfera e macabra grazia. Un perfetto distillato tra gli stilemi dei due registi.
Chissà cos’altro ci riserverà in futuro questo duo messicano-norvegese.

Il cast è costituito quasi esclusivamente da giovani attori molto in parte e capaci di fare simpatia.

Le creature sono fantastiche. Bellissime per quanto orribili e diversificate tra loro. Eccezionale la resa visiva. Anni che non vedevo degli effetti e dei costumi così curati.

Buon film che quasi certamente genererà uno o più sequel.

Voto: 6,5

Un horror che sulla carta forse faceva più spavento, ma sullo schermo è pieno di clichè del genere.
Vabbè, la trama è abbastanza banale, con uno schema narrativo simile agli horror come “The Ring” o “The Eye”, oppure più thriller come “Le verità Nascoste” o “Gothika”, col fantasma in cerca di vendetta ma che in realtà ha una storia tormentata. Tipico.
Peró la ricetta regge, il film è inquietante nonostante prevedibile e si salta al
Momento giusto.
Ormai gli horror hanno poco carisma, tutti piatti, scialbi… invece questo ha quel poco di più per non farti dire “che cagata”.
Anche se solo un 6, se amate gli horror merita una guardata.