Say hello to my little friend ! / 29 Ottobre 2016 in Scarface
SCARFACE
Prodotto da Martin Bregman
Regia di Brian De Palma
Sceneggiatura di Oliver Stone
Musiche di Giorgio Moroder
Direttore della Fotografia John A. Alonzo
Produttore esecutivo Luis A. Stroller
Con:
Al Pacino ( Tony Montana )
Michelle Pfeiffer ( Elvira Hancock )
Steven Bauer ( Manolo Ribera )
Robert Loggia ( Frank Lopez )
F. Murray Abraham ( Omar Suarez )
Mary Elizabeth Mastrantonio ( Gina Montana )
Paul Shenar ( Alejandro Sosa )
Harris Yulin ( Mel Bernstein )
Miriam Colon ( Georgina Montana )
Il 9 Dicembre del 1983 esce nelle sale questo capolavoro, remake dell’omonimo lungometraggio del 1932 diretto da Howard Hawks. Il film è tratto dal romanzo di Armitage Trail “Scarface” del 1930. Il personaggio principale nel romanzo ha il nome di Tony Guarino, mentre nel film che uscii due anni dopo il nome fu cambiato in Tony Camonte, per poi trovare ancora maggiore popolarità con il nome Tony Montana nel film in questione diretto da Brian De Palma, con Al Pacino. Il personaggio ed il film furono ispirati alla storia ed alle “gesta” del gangster per eccellenza, vale a dire Al Capone, e dagli articoli dei giornali dell’ epoca. Sia il romanzo che il primo film, sono ambientati nella Chicago del proibizionismo, mentre il remake è ambientato nella Miami degli anni 80. Il film del 1983 comincia con le immagini reali del famoso Esodo di Mariel, il più imponente della storia cubana di tutto il novecento. Fidel Castro riuscii a far arrivare negli Usa da Cuba navi cariche di persone, con la scusa di far abbracciare loro i parenti che erano li per cercare fortuna. In realtà Castro voleva solo svuotare in parte le carceri cubane, quindi usando questa scusa, fece approdare negli Stati Uniti, oltre alla brava gente, anche dei delinquenti presi dalle prigioni. Da qui, comincia la scalata al potere di Tony Montana, che riesce in breve tempo a diventare uno dei più importanti trafficanti di droga della zona, il numero uno di Miami. Per la sceneggiatura, Oliver Stone visse per lungo tempo nelle zone ispaniche di Miami, per cercare di imparare il linguaggio e lo slang che usavano tra di loro, per definire meglio e far sembrare le scene del film più reali possibile. Fu talmente preso da questa sceneggiatura, che, come ha anche confermato lui stesso, in quel periodo rischiò di diventare uno di loro. Fece uso di droghe, si infiltrò nelle gang e iniziò a parlare con e come loro, per dare alla sceneggiatura una cruda realtà. Alcune parole ( nella versione originale in lingua inglese ) fecero per la prima volta la comparsa sul grande schermo. La cocaina veniva chiamata yeyo come nella vita reale era chiamata dai trafficanti neri ed ispanici. Il risultato quindi è un film realistico al 100%. Al Pacino si calò come al solito perfettamente nella parte di Tony Montana, dando vita ad un personaggio leggendario che a distanza di 30 anni ha sempre più fama e popolarità. Il film fu censurato, per la troppa crudeltà delle immagini ( notissima la scena della motosega ) e per le troppe parolacce usate da quasi tutti i personaggi ( per la cronaca è il film con la maggior presenza di “vaffa…” della storia del cinema ). Fecero poi delle versioni adatte alla Tv, tagliando alcune scene troppo cruente. Chi come me possiede i DVD, gli Special e le Platinum edition, troverà anche degli extra con delle scene tagliate che rendono l’idea. Oggi è un film Cult, conosciuto da tutti e a differenza della maggior parte dei gangster movie, qui non si parla di mafia italiana ( almeno per una volta ), creando così un nuovo genere, che poi continuò con Carlito’s Way, ( sempre con Al Pacino e sempre di Brian De Palma ) e Blow ( con Johnny Depp per la regia di Ted Demme ) dove fece la comparsa il noto trafficante colombiano Pablo Escobar interpretato da Cliff Curtis. Il sogno americano visto dalla prospettiva di Tony Montana, riflette molto bene, anzi quasi perfettamente, la società e la malavita degli anni ottanta, e non è lontano da quella attuale. Alcune scene sono memorabili ( come quella del ristorante e quella dove “toglie di mezzo” il boss Frank Lopez ), ma la scena finale è epica, unica, maestosa, ineguagliabile. Per quanto se ne dica, io credo che sia un film culturale, proprio perché realistico. Nonostante sia stato criticato per la violenza, ha proprio in questa, la sua forza. Molti dicono che il personaggio di Tony, il suo linguaggio e la sua bramosia di potere, siano stati influenti nella vita di qualche delinquente, e addirittura, qualche noto boss, ha fatto costruire una villa simile in tutto a quella del film. Ma questo film però è stato preso anche in esempio da Roberto Saviano, mostrando il suo vero messaggio, e cioè, non illudersi nel cercare di costruire un’ impero fondato sulla droga, sulla delinquenza, sulla violenza e quindi inevitabilmente sulla mafia. La trama mostra si l’ascesa di un boss, ma anche la sua inesorabile caduta e perciò la sua fine. Se viene visto nel modo giusto, Scarface è il film antimafia per eccellenza, perché ha come protagonista un personaggio “cattivo” ed è anche uno dei pochi film dove mostra palesemente e senza molte sottigliezze la corruzione di agenti di polizia, e quindi anche i “buoni” che da sempre si sono distinti nei vari film sui gangster, stavolta hanno un ruolo negativo, facendo si che lo spettatore si ponga delle domande importanti anche su chi rappresenta la legge, quella legge che dovrebbe tutelare i cittadini. Scarface è un film di denuncia, e quindi come tale, ha il dovere di raccontare la verità, e questo per molti non è un bene ( date le varie censure si capisce che è così ). Una nota scena, dove Tony guarda la tv mentre sta a “mollo” nella sua grande vasca da bagno, ci fa capire il senso o non senso che in alcuni casi ha la legge. In tv c’è uno speciale sulla legalizzazione della droga, che in questo modo a detta di colui che la promuove, provocherebbe una diminuzione della criminalità organizzata…..Questo, però, provocherebbe anche una reazione dei “moralisti” e tra i moralisti ci sono ovviamente alcuni “pezzi da 90” della politica. Insomma più denuncia di così….Il Personaggio di Tony Montana, nella sua cattiveria, si può comunque ritenere anche un personaggio positivo, se le sue qualità ( quali caparbietà, coraggio, forza di volontà ) vengono usate per scopi giusti. Scarface è il mio film preferito in assoluto, io fortunatamente a differenza di altri, lo guardo nel modo giusto.
Nazario Simone.
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