Recensione su Le belve

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SENZA ARTIGLI / 13 Aprile 2019 in Le belve

Un bel pasticcio venuto male. Un film che poteva inserirsi nel solco tracciato dallo stesso Stone in qualità di sceneggiatore (vedasi Scarface, l’anno del dragone) o da opere non dissimili (Blow). Ma con i se non si fa la storia e “Le belve” ha troppe cose che non funzionano.

Dal punto di vista narrativo “le Belve” è il vuoto pneumatico. Non c’è costruzione, non c’è un vero e proprio background di nessuno. Non capiamo cosa lega i personaggi tra loro ne perché i fatti prendano una determinata piega.

La regia di Stone è meno virtuosa di altre volte e spesso deficitaria. La fotografia gioca col colore un po’ troppo spesso rendendo tutto abbastanza anti estetico. Da matita rossa alcuni scavallamenti di campo.

Dove il film mostra veramente il fianco alle critiche negative è nella formazione del cast. I tre protagonisti, dall’inizio alla fine, sono insipidi come una pentola di fagiolini bolliti. Sono davvero tutti e tre fuori posto e il confronto con attori ben più carismatici, come DelToro, Hayek e Travolta, non fa altro che esacerbare il divario nonostante questi ultimi tre facciano il minimo sindacale per risultare decenti.

Un soggetto che poteva essere sviluppato senz’altro meglio in mani più sicure di quelle di uno Stone agli sgoccioli.

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