5 Recensioni su

Saturno Contro

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6- – Lento e sconclusionato / 12 Aprile 2017 in Saturno Contro

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Stasera ho visto per la terza volta questo film.
Ogni volta che mi accingo a vederlo me ne ricordo come di una specie di “Le fate ignoranti” riuscito meno bene, ma non riesco a ricordare perché non abbia convinto.
Poi arrivata a metà del film me ne rendo conto.
Questo film, che già come stile di narrazione è molto lento, mi dà l’idea di essere stato artificiosamente allungato.
Ovvero, visto che da una visione all’altra non mi ricordo esattamente la trama, ogni volta ci sono almeno tre scene in cui mi aspetto che il film sia finito (sia per come sono costruite le scene, sia perché tutto sommato la narrazione sembra conclusa) mentre invece il film continua.
La scena che mi dà principalmente questa impressione è quella dell’obitorio: loro vanno a salutare il loro amico, se lo immaginano ancora tra loro. Secondo me sarebbe stata una fine adeguata.
Altra scena che sembra finale è quando i genitori di Lorenzo dicono che vogliono che lui sia cremato come aveva chiesto, scena di ricongiungimento familiare, accettazione della diversità del figlio, Altro possibile finale.

Invece il film continua, con una lentezza a tratti disarmante mostrando come ognuno reagisce al dolore, ma soprattutto perdendo tempo sulla poco originale storia di Antonio e la sua amante. Finché, finalmente, si arriva al vero finale in cui il gruppo di amici aiuta Davide ad affrontare il suo immenso dolore. Finale degno, solo troppe volte rimandato.

Il risultato è un film che oltre che lento, sembra un po’ sconclusionato, perché fino all’ultimo non si capisce dove vada a parare.

Inoltre ho trovato la colonna sonora inappropriata, con una ridondanza di musiche spagnoleggianti di cui non ho capito il senso.

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12 Aprile 2014 in Saturno Contro

Ferzan Ozpetek è, a mio modesto parere, uno dei registi più sopravvalutati dell’ultimo decennio…questo suo “Saturno contro” è di una pesantezza e di un pessimismo che mi ha dato profondamente fastidio.
Si parla di amore omosessuale, di quarantenni sfigati e di tradimenti(che novità…), di masturbazioni mentali che accomunano di solito coloro che non hanno nulla a cui pensare nella loro esistenza(beati loro, lasciatemi aggiungere…)
Film lentissimo come una lumaca e pieno zeppo di banalità fatte passare per lezioni di vita…come se non bastasse c’è un cast che, al di là di Pierfrancesco Favino, di Margherita Buy e di Milena Vukotic, fa letteralmente pena, a partire da Ambra Angiolini, nostra signora del cinema nostrano(qualcuno le dica che non è il caso che a ogni intervista si dia così tante arie da snob, stiamo parlando di una che è partita dallo zainetto magico, dall’auricolare di Boncompagni, da “Favola” e dalla canzone “T’appartengo”…adesso si crede Greta Garbo…ma fammi il piacere…), passando per Stefano Accorsi, l’uomo con la faccia da rottweiler che non ti cambia mai espressione(io lo riempirei di ca**otti in faccia solo per vedere se riesce a fare un minimo movimento dei muscoli facciali)e finendo con Isabella Ferrari, altra signora del nostro cinema nostrano che mi fa tanto la superiore dimenticandosi di essere diventata famosa grazie a Massimo Ciavarro e a Jerry Calà…
In parole povere un film pessimo, noioso, banale, irritante, petulante, un film che è soltanto un continuo aggrapparsi disperatamente(e soprattutto furbescamente)alle solite e trite tematiche socio-culturali inerenti alla coppia(identità sessuale, tradimenti, crisi esistenziali, suicidio) senza però un’analisi ben approfondita(con musiche di sottofondo poi orribili e fuori luogo).
Una piattezza unica ed esasperante, un’agonia che non vedi l’ora che finisca…forse sarò io che non ci arrivo, ma il cinema di Ozpetek non fa proprio per me…

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5,5 / 9 Maggio 2012 in Saturno Contro

E’ che Ozpetek sa emozionare, primi piani, musiche e soprattutto silenzi.
Ma la storia, ammettiamolo, è quella delle fate ignoranti. Due persone si amano e una muore, improvvisamente, un marito e una moglie affrontano il tradimento di lui e l’altra/o non lo si biasiama, anzi, è una persona che dopotutto ci fa simpatia e le siamo solidali. E anche i personaggi di contorno non variano mai. Crisi creativa? Non saprei, voglio essere ottimista, forse voglia di indagare sentimenti e situazioni che nelle fate erano stati travolti dalla copiosità degli eventi. Il film è più compatto, scritto bene, il dolore è posto non come incipit e quindi l’elaborazione del lutto è il corpo centrale degli affetti del film, il tradimento non è avvenuto e basta, accade sotto gli occhi di tutti e non termina, c’è. E’ vero che la vita è così, la vita non è romanzata, accade, ma la vita è anche molto più cattiva, o meglio, più brutta. Qui è tutto così bello, tutto così buono, che in fondo è solo ciò che voremmo che fosse.
Ma è il punto di vista di Ozpetek, e di Lorenzo, e non lo nasconde.
Gli attori sono bravi, anche Ambra, perfetta per il ruolo, ma ci avrei scommesso, Ozpetek è un regista di attori. La Ferrari, in ogni inquadratura e soprattutto annegata fra i fiori rossi, è erotismo puro.

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Mix mal riuscito / 8 Maggio 2012 in Saturno Contro

Un insieme di Le Fate Ignoranti con un pizzico di L’ultimo Bacio (anche se non di Ozpetec). Molto lento e noioso. Gruppo di amici che si riuniscono tipo Il Grande Freddo ma come al solito escono fuori altarini molto banali e scontati.
Bocciato.

23 Febbraio 2011 in Saturno Contro

Digressioni e riflessioni sull’amore e sulla vita.

Molto bello, a tratti lento, ma comunque mai pesante. Mi è piaciuta Ambra, interpreta una tossica un po’ stravagante e ci riesce benissimo.
Mi ha stupito anche Luca Argentero: sa recitare!

Certo che Stefano Accorsi fa proprio sempre la stessa parte!
(leggesi: pesce lesso)

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