Recensione su Lupin III - Il castello di Cagliostro

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30 Aprile 2012

Che nostalgia,invece del dolce domani ci si trova di fronte ad un tempo che sembra appartenere al mondo dei sogni,rivedere uno dei personaggi che ha segnato la propria infanzia in un film che è un gioiello è una gioia che rimpie il cuore,ci sono azione e divertimento a volontà,il tutto ad un ritmo indiavolato con la conseguenza di assistere a dosi massicce di pathos cinematografico che raggiunge livelli decisamente alti,inoltre come ogni opera del grande regista giapponese è disegnata benissimo con una cura dei particolari magistrali e i personaggi tanto amati sono tutti tratteggiati al meglio, ognuno rispettando i consueti tratti caratteriali,che dire,alla fine ci si commuove pure grazie a un Lupin sempre più ladro gentiluomo.
Chapeau.

2 commenti

  1. Stefania / 30 Aprile 2012

    E’ in questo lungometraggio che compare per la prima volta la 500 gialla! 😀
    Nella prima serie televisiva, Lupin guidava una Mercedes Benz SSK: si trattava della stessa auto guidata da Hitler. Miyazaki non voleva che il “suo” eroe venisse identificato da un oggetto appartenuto ad un personaggio simile, così, ispirato anche dalla propria filosofia politica, decise che Lupin avrebbe guidato una macchina “proletaria” (oltre che bella e “simpatica”) e, anche per questo, optò per l’utilitaria Fiat! Grande Miyazaki-san! 😀

  2. Billy Parham / 1 Maggio 2012

    ti ringrazio, questo aneddoto non lo sapevo 🙂 ho vaghi ricordi delle prime serie di Lupin anche se era uno dei miei preferiti.
    ciao!

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