4 Recensioni su

L'altra verità

/ 20116.525 voti
L'altra verità
Regia:

7 Marzo 2014 in L'altra verità

Film crudo come altri dell’agitatore (!) Loach. Si scava sotto, in basso e viene fuori il marcio.
Il finale e’ come dovrebbe essere nella realta’ (illusione…).

16 Dicembre 2012 in L'altra verità

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

L’ultimo film di Ken Loach, a cui un po’ di attenzione si riserva a prescindere per la sua voglia di scoperchiare vasi maleodoranti della nostra bella e linda società. C’è un tipo con la faccia un po’ da ca**o che si chiama Fergus e che sta a Liverpool e che si vede che è tormentato. C’è un funerale. C’è lui che ascolta delle telefonate registrate a cui non ha potuto rispondere. Pian piano si capisce che Fergus aveva un migliore amico, di nome Frankie. Fergus era andato in Iraq come contractor, e aveva convinto Frankie ad andare con lui. Ma. Ma Frankie è morto sulla Route Irish, la strada più pericolosa del mondo, che porta a Bagdad, e nella faccenda della sua morte ci sono un sacco di cose poco chiare. Per cui indaga, insieme alla moglie di Frankie, fino a ritrovare la verità, non quella finta, l’altra.
La passione per denunciare i soprusi del potere, ancora di più come in questo caso, del potere nel potere, cioè i metodi usati dai mercenari in una guerra già sporca come quella irachena, a Kenny non manca mai. E per farlo sceglie di partire da un’amicizia di quelle per la vita, da cui poi lo sguardo si allarga alle porcate che noi occidentali stiamo a fare là credendo di fare del bene. Ciò detto Fergus è un cretino, è una specie di eroe che quando indaga fa sempre la cosa sbagliata, se c’è da proteggere un informatore si distrae proprio nel momento in cui glielo riempiono di botte e così via, è un disastro. Però è incazzoso e va fino in fondo. Anche se dopo che ti hanno ammazzato il Frankie ciao, che ci puoi fare?

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1 Ottobre 2011 in L'altra verità

Un film asciutto e dai toni fermi, che si inserisce nella nicchia di “Nella Valle di Elah”e “Redacted”. E’ sicuramente più intenso del primo ma meno diretto del secondo e tuttavia non ha cedimenti nella trama e srotola con arguzia una trama in parte già vista, senza scadere nel banale.
I temi antitetici di giustizia e vendetta, di un’occupazione militare crudele quanto il terrorismo che vuole annientare e delle trame intestine condotte da uomini di potere senza scrupoli si incastrano sapientemente dando al film un risvolto d’attualità che non rimane fine a se stesso.
Non è solo un thriller e si capisce, ma non riesce – o non vuole, giustamente – a diventare un atto d’accusa.

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“Wrong place wrong time “ / 1 Maggio 2011 in L'altra verità

La verità è sempre una sola ma i modi per raccontarla , o peggio per tacerla , possono essere così fuorvianti da farne travisare il senso .
Ken Loach ama colpire a fondo le coscienze affrontando argomenti sociali , o politicamente scomodi , e ci riesce sempre da par suo .
Frankie , un ex paracadutista convinto dal suo grande amico Fergus ad entrare a far parte del mondo dei “contractors” , resta ucciso in un episodio dai contorni strani durante un conflitto in Iraq . Il rimorso per questa morte ,della quale si sente moralmente responsabile , porta Fergus ad indagare alla ricercare della verità sull’accaduto e ciò offre lo spunto al regista per entrare nel mondo degli sporchi e sanguinosi intrallazzi tra il potere economico e quello militare in un film duro , violento , in cui non mancano crude sequenze di repertorio sulle atrocità della “missione di pace” in Iraq che colpisce a fondo e non può lasciare indifferenti.
“Devi colpirmi più forte se vuoi farmi male” , dice Fergus a Rachel , la vedova di Frankie , in una drammatica scena .
Credo sia esattamente questa l’intenzione del film.

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