19 Luglio 2011
Un Monicelli che mi ha ricordato molto Scola (Brutti, sporchi e cattivi e, soprattutto, per trama e divertito squallore degli ambienti metropolitani, Dramma della gelosia) e il Risi di Straziami, ma di baci saziami per il gusto delle situazioni e dei fraseggi melò e stantii.
Tognazzi mattatore con mimica e milanesità impeccabili (battute curate, tra l’altro, da Jannacci).
La Muti con un corpo prorompente ed un viso perfetto (poi, basta) per il ruolo della moglie-bambina, Placido un po’ divertente e un po’ ridicolo, nel suo pugliese molto carico.
Sullo sfondo, una Milano umida, inclemente, opprimente e provinciale come un vicino affacciato costantemente alla finestra della cucina per scrutare, annoiato, cosa succede di (ir)rilevante nel cortile del condominio.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.