Amara Roma / 6 Febbraio 2014 in Vacanze romane
Di questo celeberrimo Cenerentola al contrario dico solo due cose. La prima: per quanto bravo fosse Emilio Cigoli – voce storica di tanti divi hollywoodiani – il timbro baritonale di Gregory Peck è uno spettacolo che non si dovrebbe perdere, così come è un peccato perdersi l’originale babele della Roma di Wyler, in un intreccio di romanaccio, italiano, italianish e americano che ovviamente va a snaturarsi col doppiaggio.
La seconda riguarda William Wyler. Il finale alla press-conference nella cornice di Palazzo Colonna lo conferma come principe dell’amarezza, coraggioso osteggiatore degli happy endings. Quale fiaba anni cinquanta poteva osare una chiosa così ruvida? Ma in generale tutto l’impianto del film sgonfia i toni della commedia frivola, soprattutto grazie alla fantastica durezza di Gregory Peck; quanto alla Hepburn, stella idolatrata che ancora emana il suo leggendario lucore, beh, vi dirò che il suo look sbarazzino non ha mai fatto gran presa su di me.
Argomentazioni sempre impeccabili, bella recensione!
grazie @hartman troppo gentile 😉
In effetti trovare sexy Audrey Hepburn é come trovare sexy un palo della luce
Ssshh @amyblue ci sono troppe audreyane in giro per passare impuniti… 😉
Eh eh, era fine ed elegante, ma sexy proprio no, concordo 🙂
Il mondo finirà con la lotta tra due tipologie di zombie,fan amelie contro fan audrey
D’oh!
Uah uah @amyblue rulez!!!