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RocknRolla

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24 Dicembre 2012 in RocknRolla

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Allora. Allora sì, soprattutto è da sapere che è una storia dove tutti posseggono un SUV. Per cui se non possedete il Suv siete degli sfigati, e potete autofarvi la L di LOSER allo specchio. Ormai dico Loser a tutti -.- che pessime abitudini. E da che pulpito.
Anyway. Il regista è sempre il Guy fu marito di Madonna (no, non Guy Giuseppe. Ah. Ahah. Mh, aiuto, seppellitemi), che ritorna a quei film che faceva tipo The snatch e un altro che non ricordo. Films che bisogna aver visto no? Insomma, mica capolavori ma di quelli che qualcuno prima o poi, lo sai eh, li nomina per forza, e devi ben saper dire “Ah sì, figo quello” ecc.
Qua il gioco è prendere un sacco di personaggi ganzi e testosteronici della Londra criminale, tirarli per aria e vedere i pezzi come cascano per terra. Quindi, lo sfondo è Londra con boom edilizio e lì, quel palazzone fatto a pisello o supposta. I personaggi son troppi e incasinati, comunque ci sono OneTwo e Mumbles che devono dei soldi al boss che è in affari coll’uomo d’affari russo che presta il quadro al boss che viene rubato dal rockNrolla del titolo (uguale a Pete Doherty, lo so persino io che non so come sia fatto Pete Doherty) che però è il figlio del boss mentre la banchiera gnocchissima del russo dice a Mumbles e OneTwo aiutati da Handsome Bob come fottere i soldi al russo per darli al boss ecc. Che al mercato mio padre… no, non comprò niente. E scusa se è poca sintesi. Guy i suoi tocchi madonneschi ce li mette sempre, Mumbles che scappa sullo scooter leopardato e col casco con le orecchie da coniglio non è male. Siam criminali seri. Il rocker è sia gay sia no e fa discorsoni su intrecci di droga ed estetica, bisogna ammettere che alla fine tutti i fili si tirano e ritornano più o meno al loro posto. Io mi ci son divertito assai, aspetto il number 2.

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28 Aprile 2011 in RocknRolla

Rispetto ai primi due film (“Lock & Stock” e “The snatch”) Guy Ritchie (non voglio neanche considerare quella ciofeca di remake che ha girato con l’ex moglie Madonna) fa un piccolo passo indietro. Un pò meno ficcante nei dialoghi, meno azione anche se qualche personaggio è ben disegnato. Gerard Butler è un pò più a suo agio con questo genere di film rispetto alle commedie sentimentali in cui mi aveva un pò deluso. Un buon Tom Wilkinson nei panni del boss criminale, una fredda Thandie Newton nei panni della contabile, il solito Mark Strong (presenza quasi fissa di Guy Ritchie) come tirapiedi del boss, Idris Elba (che vedremo in “The losers”) come spalla di Butler e infine la sorpresa Toby Kebbell (lo vedremo successivamente in “L’apprendista stregone”) nel ruolo del musicista mezzo schizzato. Film discreto ma da Guy Ritchie mi aspettavo qualcosa in più.

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