Recensione su RoboCop

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11 Febbraio 2014

Buon remake (o reboot come si suol definire) del film degli anni ’80. Il film si concentra maggiormente sui dilemmi etici tra uomo e macchina, a iniziare dalle scene iniziali in cui Michael Keaton vorrebbe introdurre la polizia robot anche negli Stati Uniti ma un senatore, tramite un decreto, lo ha bloccato perchè i robot sono privi di coscienza e scrupoli morali. Per aggirare il decreto pensano di introdurre un umano all’interno di una macchina; l’incidente che capita ad Alex Murphy fa al caso loro. Belle le scene con il “radar” di Murphy; il film non è solo azione ma fa riflettere. Colpisce la scena in cui Murphy sedato e in versione più robotica non riconosce moglie e figlio.
Protagonista poco conosciuto, Joel Kinnanan (come lo era nell’originale Peter Weller), ma attorniato da un buon cast. Gary Oldman nei panni del dottor Norton, Samuel L. Jackson in quelli del giornalista supporter dei robot, Abbie Cornish la moglie.

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