Riddick

Il migliore film della serie: più articolato di Pitch Black e meno demenziale di The Chronicles of Riddick (si può vedere indipendentemente dai due precedenti). Trama abbastanza divertente, che è in fondo una trasposizione fantascientifica dei vecchi western, con la base planetaria al posto del forte e gli scorpioni alieni al posto degli Indiani. E del resto, a cosa vi fa pensare un cacciatore di taglie che si chiama Santana, se non a un western (o a uno spaghetti western)? Da segnalare Katee Sackhoff nel ruolo di Dahl, un personaggio femminile leggermente meno convenzionale del solito.

Ho visto questo film un po’ per sfida personale, devo ammetterlo. Avendo visto il precedente mi aspettavo qualcosa che fosse all’altezza. Diciamo che non delude le aspettative sotto un certo punto di vista, perché sia l’ambientazione che la sceneggiatura non sono malaccio. Il problema sta nel finale, che secondo me lascia decisamente l’amaro in bocca. Parere discutibile ovviamente, ma almeno per me ha lasciato questa sensazione. Per il resto la storia è godibile e Vin Diesel rimane sempre un grande in questo genere di ruoli.

Si ritorna quasi alle origini, con Riddick “liberato” in spazi aperti dove si trova più a suo agio. Nella prima parte lo troviamo in un pianeta sconosciuto e ostile dove cerca di sopravvivere e di ritrovare il suo istinto animale. Infatti creature non proprio amichevoli minacciano la sua sopravvivenza.
Nella seconda parte decide di attirare dei mercenari sul pianeta per potergli fregare la navicella e fuggire.
Molto più simile al primo capitolo anche se non arriva a quel livello, però rimane avvincente e interessante con anche alcune battute per spezzare un pò di tensione. Il cast è praticamente di contorno a Vin Diesel che è sempre perfetto nel ruolo di Riddick.