22 Giugno 2011
Film complesso, che dà da pensare. Offre una pletora, un diluvio di interpretazioni sul suo significato.
Io ho visto la storia del bebè volante come una rimozione, una cancellazione della colpa da parte dell’Io.
Insomma, una specie di elaborazione onirica della perdita di un figlio, che si è costretti, causa miseria, ad affidare ad altri in adozione. Nell’inconscio (dove permane il rimorso) il bimbo abbandonato mette letteralmente le ali.
Recensione da Oscar (1)
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