Ricchi di fantasia

Qui, con la loro esperienza artistica e spirito brillante, Sergio Castellitto e Sabrina Ferilli fanno il possibile per tenere a galla un film senza arte né parte che sembra essere stato concepito solo per portare la troupe in Puglia.

Il film difetta in sceneggiatura: i trucchi escogitati dai protagonisti per ovviare alla mancanza di soldi sono puerili, inconsistenti; tolta la coppia principale, gli altri membri del gruppo in viaggio sono ben poco caratterizzati (su tutti, quello di Matilde Gioli), benché presentino diversi spunti interessanti; l’ultima parte del film, con la truffa ai danni di Antonio Catania, è interminabile (e, nel complesso, il film vanta un minutaggio a mio parere eccessivo).