6 Ottobre 2013
Sarà che non sopporto particolarmente gli zigomi schermo-onnicomprensivi di Cillian Murphy e, quindi, è forse per questo motivo che l’ho trovato abbastanza adatto al ruolo del viscido e logorroico maniaco di questo film di Craven: idea ottima, soprattutto se relazionata all’ambientazione essenziale e claustrofobica rappresentata dalla fusoliera di un aereo di linea, che, purtroppo, si perde nel finale, sbracatissimo.
Punto di merito del film: la breve durata (circa settanta minuti). Se, oltre a finire in detta maniera, il film fosse anche durato più del necessario, sarebbe stato davvero orrido.
Recensione da Oscar
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