Recensione su La finestra sul cortile

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La finestra sul mondo / 24 Novembre 2017 in La finestra sul cortile

Sir Hitchcock utilizza le finestre per vedere il mondo,per scorgerlo nella sua quotidianità, per osservarlo come attento spettatore esterno, che critica ed è disposto ad esser criticato . Pertanto ogni dettaglio è osservabile e osservato, per poi essere discusso e analizzato.
Le numerose scene facenti riferimento al matrimonio, sacramento mediato da troppa impulsività, sono la critica di Hitchcock ad un’istituzione già al tempo ormai sopravvalutata. L’evoluzione della donna, come entità ,oltre che autonoma ed indipendente, consapevole della propria forza , è rappresentata dalle numerose “scene/finestre” nell’appartamento di Jeff.
La solitudine poi viene in qualche modo omaggiata, resa evidente ma non osteggiata, percepita come un momento di conversazione dell’io con il proprio “io”, esclusivo ed altamente escludente ( vedi Jeff con Lisa quando questa vuol vivere insieme al bel James Stewart). Ed infine suggestione, pathos, disillusione, sorpresa: il mix perfetto by Alfred. Unica nota stonata la mancanza di dinamismo nell’azione!

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