Recensione su Real Steel

Sono partita pensando a un film pieno di sentimentalismi, con rapporto padre figlio minacciato da un assistente sociale, un futuro super avanzato e un’orgia di effetti speciali. E infatti non volevo vederlo.
Poi l’ho incrociato per caso su Sky, e ho visto un padre che VENDEVA suo figlio. Al che mi sono detta “Okay, forse non è così male come sembra!”

Il film scorre bene, l’evoluzione del rapporto fra padre e figlio non è troppo accelerata quindi risulta abbastanza credibile. Non c’è nessuno scena strappalacrime in stile “Lui è mio figlio, e lo rivoglio con me!”, non c’è nessuna scena in cui si condannano le condizioni di vita malsane dei robot, e non c’è una vera e propria storia d’amore. Infatti io avrei eliminato del tutto il personaggio interpretato da Evangeline, che è abbastanza campato per aria, però…
Il futuro è molto simile al nostro, la tecnologia influenza la vita delle persone esattamente come la influenza adesso, con la differenza che ci sono dei robot antropomorfi che combattono tra loro. Le scene con i robot, poi, sono sempre necessarie. Non c’è stato quell’abuso di effetti speciali tipico dei film americani.

Insomma, sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo film. Poi va beh, non è una perla, ma se un pomeriggio non sapete che fare, questo è un ottimo esempio di film tappabuchi.