Recensione su Finché morte non ci separi

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Il voto sarebbe un 6.5 / 17 Settembre 2020 in Finché morte non ci separi

Commedia horror con qualche punto di contatto con “Scappa – Get out”.
Nel prologo due fratellini, Alex e Daniel (Adam Brody cresciuto), assistono all’omicidio di un uomo nella casa.
Trent’anni dopo Alex (Mark O’Brien) sta per spostarsi con Grace (Samara Weaving); dopo il matrimonio è tradizione di famiglia partecipare a un gioco. Viene estratta una carta: “Nascondino”; non è esattamente il tradizionale nascondino che conosciamo.
Mentre Grace si nasconde, gli altri partecipanti si armano per ucciderla.
Commedia dalle fonde tinte nere, meglio non essere domestici in quella casa perchè non si partecipa al gioco ma si rischia di morire lo stesso; la pellicola ha un paio di personaggi su di giri. La drogata Emilie (sorella di Alex), il fratello alcolizzato Daniel ma anche gli altri non sono da meno. Ovviamente non tutti i giochi sarebbero stati così movimentati, solo “nascondino” ha questo “effetto collaterale” (questo non viene spiegato molto). Il film è comunque interessante con qualche connotazione splatter (soprattutto nel finale), come per dire che il fidanzato te lo puoi scegliere ma la sua famiglia no.
Nel resto del cast da citare Andie MacDowell nei panni di Becky, la madre di Alex.

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