8 Recensioni su

Rango

/ 20116.8354 voti

PIRATI DEL DESERTO / 13 Marzo 2020 in Rango

Divertente. Date una storia dal sapore avventuresco a Gore Verbinski e quello ci va a nozze.

“Rango” reinterpreta i codici del western in chiave umoristica. Il nostro protagonista si rifà all’archetipo eroistico di Leoniana memoria de “l’uomo senza nome”, solo che è un “camaleonte senza fegato” che sfrutta la sue caratteristiche principali, la mimetizzazione per simulare il coraggio che gli manca. Questa idea regge tutta la baracca.

La storia è molto semplice e già collaudata e nel complesso funziona bene. Ironia spesso adulta per contenuti e riferimenti. Discreto citazzionismo calibrato. Ho gradito

Tecnicamente ho adorato l’uso dell’illuminazione. Sfruttata benissimo come veicolo sensoriale. Giuro che non ho mai bevuto tanto durante la visione di un film. Chi l’ha visto capirà.
L’animazione e la caratterizzazione dei tanti personaggi che si avvicendano mi ha divertito molto.

Musiche riecheggianti ben orchestrate.

Rango mi ha sorpreso, lo ammetto. L’ho iniziato con poche aspettative e l’ho seguito fino in fondo con un sorriso stampato in volto.

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Le persone devono pur credere in qualcosa… / 21 Aprile 2016 in Rango

… e io credo fortissimamente in Nanni Baldini!

Scontato. / 19 Aprile 2014 in Rango

Traviata anche da un character design decisamente lontano dai miei gusti, per me poco accattivante, purtroppo ho storto il naso sul film fin dal suo inizio, trovandone scontato e poco intrigante anche l’inviluppo narrativo, che mai mi ha coinvolta nel racconto.
Bocciato.

30 Giugno 2013 in Rango

Acciuffando ispirazioni da ogni angolo del cinema western (ma non solo), citando da John Ford a Clint Eastwood, Gore Verbinski (regista della fortunata saga di Pirati dei Caraibi) dà vita a Rango, chicca dell’animazione statunitense che ha saputo come sfruttare gli insegnamenti del buon vecchio Sergio Leone.

Sulle note della bellissima colonna sonora di Hans Zimmer, l’innovativa tecnica dell’emotion capture, che filma in HD i gesti di attori “veri” per poi farli elaborare dagli animatori, spiega l’incredibile sofisticatezza dell’immagine, più realistica che mai.
Ho stentato a credere che i fondali fossero solo opera di tecnici capaci, ma ora mi rendo conto dell’inghippo che c’era sotto.

Un cartone animato adatto a più range d’età che mantiene alto il livello d’intrattenimento, anche grazie alla vasta schiera di personaggi coloratissimi ma raccapriccianti e delle buone gag alla Willy il Coyote.
Tetro, ma simpatico.

Rango-Django ha fatto centro con “una sola pallottola”!

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19 Dicembre 2012 in Rango

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Introdotto da dei mariachi che ne cantano le gesta, fa il suo ingresso sulla scena questo camaleonte, abituato a vivere in una teca dove solitario improvvisa spettacoli teatrali, che però viene sbalzata dalla macchina su cui viaggiava nel deserto tra Messico e Stati Uniti, e si trova praticamente catapultato nel selvaggio west. Qui, nel villaggio di Polvere, condannato a morte dall’esaurimento delle scorte d’acqua, assume il nome di Rango, fingendosi e poi divenendo davvero, suo malgrado, l’eroe locale, cui sono affidate tutte le speranze della eterogenea comunità di animaletti che lo popolano. Il regista è Gore Verbinski e il film non è troppo per bambini, visto che è forse il lungometraggio animato con più parolacce che mi sia capitato. E poi c’è del citazionismo spinto, Rango all’inizio viene sbalzato su varie altre auto che sfrecciano tagliando il deserto, e per due secondi una è riconoscibilissima la macchina coi due di Paura e delirio a Las Vegas e il loro carico di mescalina e mille altre droghe psichedeliche.

Il west, incarnato da uno spirito del west in carne e ossa, è ripercorso nei suoi canoni da Rango, mentre sconfigge nemici e cerca di capire chi abbia assunto il monopolio dell’acqua e trova anche l’amore in una lucertola in gonnellina che ogni tanto s’incanta come un fermo immagine. Sfide e rese dei conti finali, tutto nel della tradizione solco e tra animali più o meno antropomorfizzati, finisce bene e Rango vince perché lo spirito del west è vivo e lotta insieme a noi.

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recensione Rango / 3 Giugno 2012 in Rango

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Oggi vi presento Rango!

Rango è un prodotto piacevole e consigliato a tutti. Anche se entrati in sala troverete molti bambini noterete da subito che saranno gli adulti quelli che rideranno maggiormente! 🙂

Un pò di trama: Rango è un camaleonte che ama il cinema e il teatro. Un giorno per uno sfortunato incidente si perde nel deserto. Affronterà, quindi, un viaggio che lo porterà nella città di Polvere, una città popolata da ogni tipo di animale. Purtroppo la città è in crisi per una grave carenza di acqua. La situazione è critica e la città ha bisogno di un Eroe. Ci pensa Rango inventantodosi un personaggio dalla incredibile fama (grazie alla sua passione per il teatro). Tutto va per il meglio grazie, anche, ad alcuni fortunati eventi ma la situazione sta per precipitare quando le ultime scorte di acqua spariscono…

La storia è piacevole e pienissima di citazioni tratti dai film di Sergio Leone per esempio. Oppure la cavalcata delle valchirie come Apocalypse now o ancora la scena della taverna che a me ha ricordato molto Star Wars (episodio IV). Infatti, sono quelli della Industrial Light and Magic ad aver animato il film (sono quelli degli effetti speciali di Star Wars… per esempio o anche dei Pirati dei Caraibi).
Senza anticiparvi nulla, ovviamente, vi dico che c’è uno Special Guest!

I personaggi oltre ad essere anchessi citazioni di vari personaggi dell’immaginario classico del cinema western sono un carosello di quanto di più strano si possa trovare e ovviamente Rango porta la bandiera!

Una delle cose di cui sono più contento è la mancanza del 3D! Meno male che qualcuno si è reso conto che si riesce a fare ancore cinema senza sti maledetti occhialini! E soprattutto che non è perchè è un film di animazione in automatico deve essere 3D…

Rango è davvero piacevole e la trama non è scontata come sembra. L’unica cosa, secondo me, è il modo in cui si arriva ad alcuni punti della trama risulatano un pò banali ma in verità trovare difetti seri a Rango è difficile. Per quanto mi riguarda mi sono divertito molto. 😉

Voto: 7

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23 Gennaio 2012 in Rango

Primissima parte un pò lenta e noiosa con le fantasie vissute da Rango nel terrario che ricordano quelle del ragazzino di Toy Story. Poi il film si anima con l’arrivo di Rango nel West e l’omaggio al western e ai film con Clint Eastwood (che viene caratterizzato nel personaggio dello Spirito del West). Gran numero di personaggi curiosi e interessanti, tra i protagonisti principali la Borlotta, il sindaco e Jake Sonagli (forse uno dei migliori, a cui avrei dato più spazio). Buoni anche gli intermezzi musicali con gli “uccelli del malaugurio” che fanno da voci narranti della storia come menestrelli musicali.
Bel film, carino anche se pensavo potesse offrire qualcosa di più.

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Divertente / 22 Dicembre 2011 in Rango

Il camaleonte (non si sa perché la chiamao lucertola… bah…) eroe del film è un vero spettacolo.
Da vedere e da far vedere.

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