Recensione su Radio America

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10 Dicembre 2011

Robert Altman saluta il cinema con questo film e lo fa con la grazia e l’eleganza di un vecchio maestro che sa di essere giunto alla fine. Il suo congedo è emozionalmente intenso, nostalgico e fluido nel suo insieme. Un altro film “di gruppo”, un altro grande cast (Kevin Kline, Meryl Streep, Tommy Lee Jones, Woody Harrelson, John C. Reilly), la storia dell’ultima serata di un varietà, di una trasmsissione radiofonica che ha fuso le vite e le realtà personali di moltissimi uomini e donne. Il canto del cigno è esemplare, triste ed allegro al contempo perchè le anime del gruppo soo talmente varie che non può emergere un unico sentimento. Il minimo comun denominatore è l’amore per questo spettacolo, che è la metafora della passione di un grande regista. In questo senso il film diventa uno strumento metanarrativo con cui Altman parla della sua America, secondo i suoi canoni e con il suo stile.
Perchè con tutti i suoi personaggi, in una dimensione diversa da “America Oggi”, anche se con le stesse modalità, ad essere protagonista è l’America, sfaccettata, diversa, eterogenea e anche così compatta.

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