Recensione su Quo vado?

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le risate di checco / 8 Marzo 2018 in Quo vado?

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Checco mi ha sempre fatto ridere. Fin dalle sue canzoni a Zelig, il suo essere ingenuo e dire sempre quello che pensa mi piace proprio, e anche questa volta non si smentisce. Come anticipavo ho visto tutti i film usciti fin’ora di Checco Zalone e devo ammettere che sono proprio carucci. Non sono volgari e non hanno nulla a che vedere con i cine-panettoni Boldi/De Sica. Questa volta ci racconta della sua meravigliosa vita da dipendente pubblico e di come seppur a un certo punto gli vengano strappati via tutti gli agi di cui disponeva, lui non demorde e il posto fisso non lo molla. Anche a costo di venire spedito in giro per il mondo. In un miscuglio tragicomico assurdo ma non tanto, attualissimo e incredibile, ci mostra le differenze del nostro paese mediterraneo, ci mostra lati di un problema grave che affligge l’Italia da sempre e tra una risata e l’altra lascia un po’ di amarezza per la situazione. Lui è spiritoso e le battute sono vincenti. Non ci si sganascia dalle risate ma si ride dell’assurdità (o no?) di molti aspetti. E’ una critica molto interessante. Non si tratta del classico film comico. Mi ricorda per molti aspetti il buon vecchio Fracchia alias Fantozzi. In cui le sue disavventure nascondevano temi ben più profondi riveduti in chiave tragicomica. Ti divertivi e ridevi ma a pensarci bene alla fine ti rimaneva quel sapore amaro di un’Italia e i suoi problemi.

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