15 Luglio 2012 in Quo Vadis, Baby?
La prevedibilità è la cifra più evidente di questo noir all’italiana.
Belle facce, in primis, ovviamente, quella della Baraldi, ma dialoghi improbabili, personaggi stereotipati, colonna sonora ammiccante ma non sempre azzeccata, solite scenografie poco realistiche, con appartamenti rétro e stilosi anche quando si tratta dell’alloggio di un’aspirante attrice squattrinata.
Banale.