Recensione su Quello che so sull’amore

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Una visione distorta dell’amore / 28 Maggio 2016 in Quello che so sull’amore

Quello che so sull’amore. Tutti oggi credono di sapere qualcosa sull’amore, nessuno escluso.
In questi giorni penso spesso ai miei nonni e ai miei genitori, cinquanta e quaranta anni di vita insieme, sia nel bene che nel male(più nel secondo che nel primo dato che non hanno avuto vite facili nessuno dei sei), sempre uniti fino al giorno in cui il destino ha voluto separarli per sempre.
In un mondo in cui l’amore verso il prossimo, verso gli animali e verso la natura è ormai ridotto ai minimi termini, Muccino ci da una sua personale opinione dell’amore che accomuna al giorno d’oggi molti esseri umani, amore è cornificare la propria moglie con la prima gonnella che ti capita davanti, fare i propri porci comodi per anni e anni e poi tornare come se niente fosse successo(guarda caso sempre quando lei si sta per rifare una vita, prima non interessa) tra le braccia della consorte cornuta e contenta e dare così un insegnamento di vita molto profondo ai loro figli: cornificate pure la madre dei vostri pargoli, umiliatela e calpestatela nell’orgoglio e nella propria dignità, tanto lei vi riprenderà(ovviamente lo stesso discorso vale anche per l’altro sesso) in nome dell’amore vero e della famiglia, perché questo è amore vero, questa è famiglia. Che stupidi che sono stati i miei nonni e i miei genitori, che stupidi a rimanere sempre insieme quando invece sarebbe stato più facile scappare lontano mille miglia e fregarsene di tutto, come non hanno capito nulla nella vita.
Io lo consiglio a tutti coloro che erano in campo il giorno del “Family Day” per protestare contro un modello di famiglia che loro ritengono distorto, sporco e malato, ma se posso essere sincera quello che ritengo distorto, sporco e malato è il pensiero che tante coppie hanno della famiglia al giorno d’oggi e la cosa mi mette addosso tanta, ma proprio tanta tristezza.
Film pieno di retorica e qualunquismo. Un altro a cui dovrebbe essere tolta la patente artistica è Gabriele Muccino(e al fratello Silvio quella della raccomandazione).

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