Recensione su Quei bravi ragazzi

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20 Maggio 2015

Seppure con qualche volgarità gratuita e l’insopportabile Joe Pesci, tuttavia nessuno è meglio di Scorsese nell’analisi sociologica del mondo mafioso italoamericano di Manhattan.

6 commenti

  1. michidark / 20 Maggio 2015

    Joe Pesci sarebbe un meno? Ma ti senti bene?

  2. Stefania / 21 Maggio 2015

    Uh, anch’io dissento pesantemente (su questo film sono molto schierata): volgarità gratuite? Joe Pesci insopportabile? Eeeeh? 😀
    D’ufficio: https://www.youtube.com/watch?v=l-iMmxOfMJs (mi spiace offrirvi un video di infima qualità 😀 )

  3. tresciccione / 27 Maggio 2015

    beh, si, è abbastanza insopportabile: un nanetto che interpreta il ruolo del duro, non è credibile e alla lunga risulta fastidioso (vedi la scena funny how… troppo finta, caricata)

    • Stefania / 27 Maggio 2015

      Però, lui deve essere fastidioso e folle come un chihuahua con la rabbia: piccolo, insopportabile e pericoloso. Secondo me, è uno dei più bei personaggi del film di Scorsese, una vera scheggia impazzita.

  4. tresciccione / 27 Maggio 2015

    punti di vista, alcune cose comunque sono certamente azzeccate.. riguardo alla volgarità è che in alcuni punti può sembrare cafone, tipo il rapporto con la fidanzata

  5. Bisturi / 27 Maggio 2015

    Joe Pesci è uno dei punti forti di un film che non ha punti deboli. Se esiste la perfezione questo film la rasenta. Regia, intepretazioni, montaggio, muscihe e messa in scena. Il resto sono chiacchiere…

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