Recensione su Quadrophenia

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Impressioni su quadrophenia alla seconda visione. la prima volta l’avevo visto parecchi anni fa. / 6 Giugno 2011 in Quadrophenia

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

La prima parte mi ha un po’ disorientato: non si capisce cosa vogliono questi ragazzi che passano da una festa all’altra, spesso cercando un futile motivo per mettersi le mani addosso.

Poi Jimmi, il personaggio protagonista si evolve, si sviluppa si capisce che l’anticonformismo non è soltanto estetica (peraltro aspetto per nulla secondario), ma anche ribellione per l’ordine costituito, rifiuto delle gerarchie. per perseguire senza compromessi certe idee ci vuole parecchio “pelo sullo stomaco” e Jimmi si rende conto che le persone su cui faceva affidamento, le persone di cui più si fidava non erano disposte nè ad aiutarlo nè minimamente ad assecondare il suo “colpo di testa” (si licenzia da un posto di lavoro fisso, e viene cacciato fuori casa dai sui genitori).
Jimmi disorientato torna a Brighton dove durante gli scontri della settimana precedente ha avuto modo di conoscere Ace (Sting), punto di riferimento per i Mods e viene ancor più destabilizzato quando scopre che il suo idolo è un facchino di un albergo di lusso!

Nella scena finale Jimmi distrugge la vespa di Ace (icona dello stile mod), deluso dalla cultura mod (o soltanto dai mods??). Nonostante tutto quadrophenia è diventato cult-movie per la cultura mod. bizzarro, secondo me…

Notevole la sequenza degli scontri di Brighton.

Concludo con la foto della Vespa di Ace (Sting) al museo Piaggio di Pontedera 🙂

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