4 Ottobre 2012
Questo P.T.Anderson un po’ atipico e leggermente surreale, così inaspettato, mi ha emozionata molto.
Adam Sandler è un attore che non mi è mai piaciuto, eppure, qui, il suo viso solitamente ben poco espressivo è il volto perfetto per quello del protagonista, Barry, un uomo oppresso dal proprio bisogno di affetto e di silenzio, cresciuto in un vero e proprio “pollaio”.
Gli occhi di Emily Watson sono, puntualmente, un’ottima panacea.
Molto interessante il commento musicale: finché il protagonista non si rilassa in compagnia della donna che sembra salvarlo dall’autodistruzione, i suoni proposti sono distonici, disturbanti, ed il loro volume rischia (volutamente) di soverchiare i dialoghi. Dal momento in cui Barry raggiunge Lena alle Hawaii, le cacofonie vengono sostituite da un brano cantato, prima, e da uno strumentale, poi: grazie all’amore, la melodia è entrata nella sua vita.
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