Prometheus / 5 Giugno 2012 in Prometheus
Anche se per un po’ c’è stata la pantomima del “non è un prequel” “no, dai, forse lo è” “ma sì, dai, lo è”, con Prometheus Ridley Scott torna nell’universo di Alien, il film che dopo The Duellists lo consacrò a regista di fama mondiale e che diventò un classico della fantascienza moderna. Con un regista del genere, che affronta materiale simile e con un cast di tutto rispetto, ero molto curioso di vedere cosa sarebbe venuto fuori. Ah, nota di colore: qui nel Regno Unito il film è uscito oggi 1 Giugno, mentre in Italia uscirà a Ottobre.
Prometheus inizia come la storia di un viaggio di ricerca, con una coppia di archeologi convinta che i nostri antenati siano in realtà una razza di alieni, in barba a creazionisti e darwinisti sparsi per il mondo. Loro li chiamano Engineer, Ingegneri, ma nessuno sa chi o cosa siano, o perfino se siano esistiti davvero. La Weyland di Peter Weyland (interpretato dall’artificialmente invecchiato Guy Pierce) decide di finanziare la spedizione spaziale che porta i due archeologi e altri 15 membri dell’equipaggio sul pianeta identificato come l’origine dei nostri alieni progenitori, investendo un fottiliardo e mezzo di dollari e mettendo a disposizione una bella astronave spaziale, la Prometheus del titolo. Le cose ovviamente vanno in vacca piuttosto in fretta e oltre a essere a rischio di lasciarci la pelle, l’equipaggio si trova davanti anche a una minaccia che, guarda un po’, potrebbe eliminare completamente l’umanità.
Quello che funziona di Prometheus è tutta la parte tecnica e realizzativa. Visivamente il film è impressionante, con inquadrature e fotografia di prim’ordine e una messa in scena degna della fama del suo regista. Anche se buona parte del film si svolge in corridoi bui e angusti, l’atmosfera e la tensione ci sono tutte. Il cast è ottimo, con Noomi Rapace che si rivela carismatica e convincente e veste con sicurezza e coraggio i panni che saranno poi della Ripley di Sigourney Weaver. Prometheus invece funziona molto meno quando si tratta dei suoi contenuti. È un film freddo, distaccato e asettico come David, il sintetico interpretato dall’ottimo Michael Fassbender, e che non riesce a coinvolgere a livello emotivo. Il destino dei protagonisti suscita reazioni più simili a quelle vissute durante Alien vs. Predator che non a quelle provate di fronte alle vicende della ciurma della Nostromo di Alien. Manca quasi totalmente l’introspezione psicologica e le motivazioni dei personaggi rimangono per lo più oscure e inspiegate. È soprattutto David a lasciare perplessi, con azioni e decisioni che sembrano senza senso, ma che probabilmente nella testa degli autori avrebbero dovuto essere più chiare.
In circa due ore di spettacolo, Prometheus non riesce a decidere cosa vuole raccontarci di preciso, se la storia dei personaggi e delle loro motivazioni o lasciarci una riflessione non particolarmente ispirata su questioni come “Chi siamo?” “Da dove veniamo?” e l’eterno dilemma morale sull’uomo che gioca a fare il creatore. E non è nemmeno casuale la scelta di Prometheus come nome dall’astronave, che richiama Prometeo, il titano che rubò il fuoco a Zeus per farne dono all’umanità. Sono soprattutto l’abilità, l’esperienza e la visione di Ridley Scott e dei responsabili del montaggio e della fotografia a salvare Prometheus dalla trappola di una narrazione poco ispirata e che manca di una direzione precisa, grazie anche all’aiuto di un gruppo di attori in ottima forma. Peccato, ma forse mi aspettavo davvero troppo.

Qui, arriverà solo in ottobre!
Devo ridimensionare le mie aspettative, allora 😉
In realtà partivo con ottime speranze quindi questa semi-stroncatura mi sorprende e mi lascia anche un pò di amarezza..sentivo profumo di capolavoro ;-)..ma è vero che esce in due parti?
Che io sappia, no, dovrebbe uscire come “atto unico”.
Commento che sottoscrivo appieno. Per tre quarti, ad inizare dal tesissimo inizio, il film tesse una trama che poi non riesce a chiudere, e non da le spiegazioni che si prefiggeva di dare. E quando vuole misurarsi con il mito del primo capitolo, nel momento piu importante commette un errore che lascia basiti. Il cast è veramente eccezionale e insieme alla parte “tecnica” rende Prometheus un film godibile.
@abertor: credo che il finale aperto e le spiegazioni non date dipendano dal fatto che è previsto un seguito (se non addirittura due) per la pellicola, così almeno sono riuscita a capire spulciando il web….