Recensione su Prometheus

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9 Gennaio 2013

Mesi di Alien e Predator, tutto finalizzato a “Prometheus”. Nel frattempo ho letto le recensioni e le mie aspettative si sono ridotte, e quindi, sebbene potrei semplicemente affidarmi ad un bel WTF e andarmene indignata, mi dico :”lo sapevo!”.
Non sto qui a rinvangare le stesse cose: ci sono tonnellate di buchi narrativi, di nuove domande senza risposta e di scelte di sceneggiatura del tutto discutibili.
Personaggi, in certi casi, costruiti male o sottoutilizzati e una urtante vena spirituale/cristiana che serpeggia neanche troppo celata quando il film segue la linea narrativa “creazionista” umana. Quando invece si ricollega alla nascita degli Alien ho trovato più nessi e logica e devo dire di essere rimasta affascinata dai possibili sviluppi.
Ciò non toglie che (come ogni recensione sottolinea), il processo di serializzazione non ha giovato al film, anzi. Tutto sospeso,tutto così comodo, tutto delegato al sequel, che si rende assolutamente necessario.
Bello il personaggio, seppur incomprensibile, dell’androide, ben interpretato da Fassbender e belle diverse sequenze ( d’altronde Scott ci sa fare, la regia è un pregio di questa pellicola), tipo il cesareo ( truculento, ma riuscito) o la nascita del proto-Alien ( i giochi di luce pulsante ricordavano tanto le scene finali del primo Alien). Buoni gli effetti speciali, musiche leggermente invadenti e fotografia funzionale.
Poteva essere una gran cosa, se solo l’asse portante, la sceneggiatura, fosse stata ben scritta. Attendo comunque curiosa il sequel.

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