Recensione su Orgoglio e pregiudizio

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Commediola mascarata / 16 Aprile 2014 in Orgoglio e pregiudizio

Il punto cruciale è questo: chiunque si aspettasse di approcciarsi ad un adattamento drammatico,carico di pathos, di tensioni emotive e magari, perché no? fedele al romanzo originale farebbe meglio a ridimensionare all’istante le proprie aspettative oppure ad evitare questo film come la peste.
Siamo dinanzi ad una rivisitazione farsesca basata non direttamente sull’opera della
Austen, ma su un suo adattamento teatrale, il che è rimarcato dalla presenza
delle innumerevoli espressioni, scene, personaggi innaturalmente caricaturizzati.
Il più assurdo sfoggio di improbabili cappellini colorati e mussolina dell’intera storia
del cinema. Le corse clandestine, a quanto pare molto in voga anche all’epoca, erano gestite da avide maman( o forse era proprio mammà, nel qual caso ci sarebbe di mezzo anche un po’ di sceneggiata napoletana ) e il loro stuolo di figlie bramose,tutte invero della stessa età, che a bordo dei loro robusti calessi quasi avrebbero fatto impallidire Ben Hur.
Mi accodo a quanti non hanno apprezzato la scelta della Garson nel ruolo di protagonista, poichè il suo volto leonardesco e la sua imponenza tradiscono una maturità (e non mi riferisco alla mera età anagrafica) che mal si adatta ai panni di Lizzie. Nè capisco poi come si possa prendere così com’è Karen Morley (che scopro avere avuto una vita artistica interessante oltre ad essere chiaramente bellissima) e farle fare la parte della racchia; il discorso “eh si è poco attraente,ma con carattere!” non si addice neanche un po’ al caso, forzato e poco credibile.
Non sono in generale contrario ai rimaneggiamenti e capisco che ai tempi fossero
piuttosto frequenti, ma qui a mio avviso si sconfina nel cattivo gusto con fin troppa
leggerezza. Ritengo che i toni satirici in reltà non prendano mai solidamente corpo e che l’intera pellicola sia stata hollywoodianizzata ad hoc per incontrare probabilmente i gusti di quelle che erano considerate le donnicciole dell’epoca.

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