12 Recensioni su

Pompei

/ 20145.2160 voti

anche no / 8 Maggio 2022 in Pompei

dopo aver visto questo film ho rimpianto alcuni peplum anni 50 (non tutti per carità) dove c’era almeno la buona volontà di costruire una storia che avesse un senso e dove anche i trucchi casalinghi avevano un certo effetto.
ci sta la storia d’amore tra il gladiatore ex schiavo britanno e la nobile romana ma tutto il contorno sembra forzato e con poco senso.
Vedere poi una quadriga che attraversa la città ad eruzione quasi al culmine senza incontrare alcun ostacolo e nessun abitante in fuga …

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Il voto sarebbe un 6.5 / 5 Luglio 2016 in Pompei

Discreto film d’azione, un mix tra peplum (per l’ambientazione romana) e il catastrofico con lotta tra gladiatori.
Inizio in Britannia dove un bambino di nome Milo (Kit Harrington, da adulto) è l’unico sopravvissuto dello sterminio compiuto dai Romani guidati da Corvo (Kiefer Sutherland) ai danni di una tribù di celti.
Trovato da alcuni mercanti di schiavi, viene “arruolato” come gladiatore e portato a Pompei dove si fa strada nelle arene col soprannome di Celta.
Vari ingrediente compongono questo film:
1) la storia romantica stile Romeo e Giulietta tra Milo, schiavo, e la nobile Cassia (Emily Browning) figlia di un mercante, Severo (Jared Harris) sposato ad Aurelia (Carrie-Anne Moss);
2) la schiavitù e la loro ribellione stile il Gladiatore, belle le scene di combattimento nell’arena;
3) il genere catastrofico, visto che il film è ambientato a Pompei nel 79 d.c. quando il Vesuvio eruttò distruggendo la cittadina (spero di non aver svelato nulla, visto che ho solo reso nota la Storia).
Buon cast anche se in alcune scene la recitazione non è proprio brillante; tra gli attori cito Kiefer Sutherland nella parte dell’antipatico (al limite della sopportazione) Corvo; cito anche la bella Jessica Lucas nei panni dell’amica/serva di Cassia.

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Pompeto…. / 14 Aprile 2016 in Pompei

Perché gli americani devono occuparsi della nostra storia, riducendo tutto ai soliti cliché….cioè dopo Il Gladiatore di Scott, hanno replicato la stessa pellicola…del film Pompei se ne poteva fare a meno..
Mi chiedo quando saremo noi in grado di mettere su schermo la nostra storia!!!

Spartacus in salsa pompeiana / 2 Aprile 2016 in Pompei

Più che un film sembra una puntata del telefilm “Spartacus”, l’unica differenza sta nell’inevitabile erosione del Vesuvio.
Questa pellicola ha dalla sua parte il fatto di non annoiare mai, ma veramente a tratti raggiunge livelli imbarazzanti, Anderson dà una personale visione della distruzione della città di Pompei attraverso un racconto di una banalità disarmante, condito con parecchie incongruenze storiche(ma ormai ci siamo belli che abituati alle castronerie degli americani quando si tratta di mettere in piedi l’antica Roma) e con un cast che rasenta un po’ la mediocrità, primo su tutti il protagonista, una bellissima statuina che risponde al nome di Kit Haringhton(anche Kiefer Sutherland nella parte del bastardissimo senatore romano non fa una figura eccellente).
Come ho precedentemente scritto di buono c’è che non annoia mai, ma questa miscela di peplum e genere catastrofico davvero ci poteva essere risparmiato.

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Pompei, ma anche no! / 11 Luglio 2015 in Pompei

Visto il titolo, pensavo che il film si incentrasse di più sulla catastrofe di Pompei… invece un’ora e un quarto del film (che dura in totale un’ora e mezza) si concentra su combattimenti di gladiatori ._.

12 Giugno 2015 in Pompei

Voto 1, peccato non poter dare 0.
No, dai, scherzo, sto film è bellissimo.
Vi spiego la storia: c’è un gladiatore che vuole restare anonimo e a cui danno un soprannome, che richiama la zona geografica di provenienza.
Poi c’è una bella scena nell’arena, in cui si rappresenta una battaglia realmente accaduta, ma i gladiatori ne invertono l’esito, facendo andare su tutte le furie i protagonisti.
Bello poi il protagonista che, durante l’attacco nell’arena, detta i tempi ai compagni, dando istruzioni su quando alzare gli scudi.
Poi oh, c’è un nero che dice al protagonista “i miei sono morti, ma mi unirò a loro nei campi elisi”.
Bellissima poi la colonna sonora, una voce femminile, eterea, spesso accompagnata da larghe vedute di paesaggi.

Ah, poi c’è un carro che corre velocissimo tra le strade (stranamente tutte intatte e senza il minimo detrito).

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Carino, ma…. / 11 Aprile 2015 in Pompei

Prendete le ficate di “Armageddon”, spostatele a Pompei nel 79 D.C., imbastite tutto nello stile della serie “Spartacus” e lasciate invariati i cattivi di turno e l’amore sbocciato (tanto per omaggiare film come “Titanic”…. ahahahah!). Mi viene da ridere al pensiero che ho fatto a metà film (cavolo, ora si fà fico!) invece la sola cosa che Anderson ha messo di buono nel film sono proprio gli effetti speciali, che anche quelli poi, dopo la distruzione dell’arena e l’eruttazione del Vesuvio, cominciano a stancare….
Filmetto per una serata casalinga, senza schermi Imax, senza 3D… giusto un bel bluray e un ottimo dolby: è sufficiente. 6.

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8 Aprile 2015 in Pompei

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Per come la vedo io dalla locandina si capisce che tipo di film sia Pompei: due tizi che limonano mentre sullo sfondo il Vesuvio esplode. Già qui si capisce quali saranno le priorità dei personaggi.
Poi la frase. “L’inizio di una leggenda”.
Che è molto sbagliato perchè Pompei è lì, non la definirei una leggenda, più che altro una solida realtà. E anche non facendo i pignoli, leggenda di cosa? Della città rasa al suolo da un vulcano?
Almeno quella americana era “No warning. No escape. ”
Una frase in genere cretina ma un vulcano che dal nulla esplode è, credo, l’unica occasione in cui puoi usarla senza essere cretino.

Quando ho saputo che Anderson stava girando un film su Pompei sono partita prevenuta e l’ho messo nella categoria guilty pleasure. Come sei esagerata, direte voi. Sì, ma la sceneggiatura è di quelli reponsabili di Batman Forever, un film che viene ignorato solo perchè quello dopo è Batman e Robin, ma io lo ricordo.
Regista famoso per giocattoloni e sceneggiatori che il loro lavoro più famoso fa schifo.
Poi ti esce la notizia che il cattivo si chiama Corvus e no, non si può. Ve l’avevo detto.

Tutto questo per dire che il film non è così male: va inquadrato nell’ottica giusta. Che è di entrare al cinema senza aspettarsi un bel film, ma un film dove gli americani decidono di giocare coi botti a Pompei. Sono entrata in quella sala col solo scopo di vedere l’esplosione del Vesuvio fatta con effetti speciali figherrimi e non quelli da due soldi dei documentari, e nient’altro.
Ammetto di essere rimasta un po’ delusa: uno si aspetta che in un film intitolato Pompei, ambientato a Pompei, nel giorno in cui essere a Pompei era la cosa peggiore che ti poteva capitare, il Vesuvio abbia un ruolo centrale.
Invece l’impressione è che il Vesuvio che si alza la mattina e decide di spazzare via come minimo tre città (Ercolano e Stabia fanno ciao con la mano, piuttosto stizzite per non essere state nominate manco per sbaglio) sia un evento di sfondo alle vicende dei personaggi, che sono molto più impegnati ad inseguirsi e chiudere i conti in sospeso piuttosto che scappare dalla città che il fottuto vulcano sta distruggendo. Priorità. Gli uomini non le hanno, che Cassia vorrebbe solo levarsi di lì ma Milo e Corvus e Attico sono troppo impegnati a combattere virilmente tra loro.

Ma andiamo con ordine: si comincia con una citazione di Plinio il Giovane, mentre la telecamera inquadra alcuni corpi. In pratica il primo trailer, e non sarebbe neanche malaccio. Nella seconda scena siamo in Britannia e l’unica cosa che puoi pensare è “Però, l’hanno presa alla larga” prima di renderti conto che invece l’hanno presa dal vecchio Conan, coi soldati che distruggono un villaggio e si prendono un pupetto come schiavo. È anche il momento in cui potete godervi Kiefer Sutherland, il villain che nessun trailer ha mai mostrato, entrare in scena nel momento esatto in cui il suo nome appare sullo schermo e personalmente ci ho lollato come una scema.
Lui è Corvus (Corvo in italiano, ma vuoi mettere con Corvus?) e ha circa quarant’anni. Li avrà anche diciassette anni dopo, quando il pupetto è digievoluto in Jon Snow: non hanno fatto niente per cambiare il suo aspetto e pare che sia andato ad ammazzare celti il giorno prima del vulcano day.
Jon Snow Milo invece è diventato un gladiatore, ma nell’animo è l’uomo che sussurra ai cavalli visto che la sua tribù – sterminata quando aveva quattro anni – si occupava principalmente di equini, quindi fa colpo sulla bella e ricchissima Cassia mostrando gentilezza verso gli animali. Lei fa colpo mostrando gentilezza verso di lui, ed è amore. Interagiscono tre volte, si vedono quattro, e hanno capito che sarà per sempre. E se ve lo chiedete sì, le ho contate.

È Titanic senza la sceneggiatura quindi ti rendi conto di quanto siano idioti i loro sentimenti, ma i personaggi non sono esattamente il pezzo forte del film: sono stereotipi che camminano. Non intendo stereotipo in senso negativo, ma nel senso che sono solo “il tipo di personaggio”: Cassia è la ricca ma buona, Milo il bel tenebroso che ha sofferto ma ha cuore, Attico è il nero saggio, Corvus è il cattivo (che ha sterminato il popolo di Milo e vuole sposare Cassia, più personale di così). Non è necessariamente un male visto che noi sappiamo benissimo cosa succederà di lì a quaranta minuti: se non vuoi prendere 10 e lode, per portare il compito a casa ti basta mettere in scena della gente mediamente belloccia, mediamente simpatica, e investirci emotivamente il minimo indispensabile vien da sé. Però, ecco, se su queste sagome di cartone, scritte così da cani e con così poco spazio di manovra che sembrano delle trappole per gli attori, mi ci investi troppo del film, mi crei squilibrio.
Perchè i personaggi sono messi giù per un film che si concentra sull’eruzione, ma il film si concentra sui personaggi, che anche se avevano qualcosa da dire non gli avete scritto qualcosa da dire. Per cui vedere questa gente che decide che l’unico momento possibile in cui possono risolvere tutte le loro questioni è mentre il Vesuvio sta tirando giù il mondo non mi risulta credibile perchè non hai fatto in modo che me ne fregasse qualcosa, delle loro questioni. A me sembrano solo pessime decisioni e che avete che non va in testa, andate via da lì.

Poi vabbè, ovviamente le scene fighe del Vesuvio ci sono, e sono tante, ma sono trattate come un intoppo, come se fossero un “meanwhile, in Vesuviolandia”. Ci sono le tamarrate divertenti e non posso non applaudire e ammirare che siano riusciti, in un film ambientato nel 79 d.C., a piazzare una scena di inseguimento mentre sta eruttando un vulcano. Bravi. Ci vuole tanto talento, ma il massimo sarebbe stato se dopo un lapillo colpiva il carro ed esplodeva.
C’è anche una scena di Cassia e della sua schiava davanti ad un taverna, che ho capito il senso solo perchè la genitrice ha esclamato “La taverna ad angolo!” (ma come fa, mi chiedo), altrimenti era veramente incomprensibile. Sul serio, camminano, si appoggiano al tavolo e vanno via. Inutilissima se non lo sai.
Per una volta ci sono i combattimenti dei gladiatori senza il rallenty, che da 300 era diventato una piaga ma la cosa esilarante è che, per mantenere il rating basso, non c’è sangue. Sul serio: gole tagliate, petti trafitti, dita strappate a morsi… e a confronto cadere dalla bicicletta è una scena splatter. Poi venti minuti dopo c’è gente che prende fuoco. Ma senza perdere una goccia di sangue.
Insomma, il film non è un granchè, però mi son divertita. Mi sono divertita perchè i personaggi, per quanto di legno, mi hanno coinvolta il minimo indispensabile. Perchè il cattivo è un cretino totale. Perchè la colonna sonora era fatta bene ed usata bene. Perchè visivamente non era male per nulla, dai vestiti agli effetti speciali. Perchè l’amicizia tra Milo e Attico ha dei momenti davvero azzeccati. Perchè la storia d’amore è scontata e ridotta all’osso, ma loro due sono tanto bellini e alla fine tifi per loro anche se non sai perchè. Perchè è materiale da fanfiction.
È un giocattolone, e anche se poteva essere fatto meglio riesce a non farti piangere dalla noia pur essendo prevedibile: è Titanic + Il Gladiatore con Un Vulcano, e te lo chiedi come faranno a tirarci fuori un finale visto che un vulcano puoi solo rallentarlo e solo se sei l’Avatar, più il momento di panico dove ti chiedi seriamente se stanno per fare un’eruzione lavica (spoiler: no).
Also, è l’unico film dove non puoi pensare “Il Dottore avrebbe risolto la situazione”.

Però, ecco… non ti diverti al 100% con i botti. Perchè Pompei c’era davvero. Perchè quella gente è morta davvero di una morte orrenda, spaventata, trascinandosi, cercando di resistere. E ora sappiamo che anche gli abitanti di Ercolano morirono, e non credo bene.
Per cui sì, la scena finale è stupidissima, ma ti resta un po’ l’amaro in bocca.
Onestamente al cinema non lo consiglio: in home video va più che bene, e il 3D è di quelli veramente inutili. Più una cosa che non capisco: perchè mettere un cattivo in un film come questo? Non basta il Vesuvio come forza antagonista agli eroi?

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Ecco…. / 15 Marzo 2015 in Pompei

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

….i 3 motivi per cui il film strappa un 6.

1. Il nome PROCULO. Ho fatto il liceo classico, ma un nome da romano Figo così non l’avevo mai sentito.
2. Kit Harington e i suoi addominali scolpiti. Jon Snow non delude mai.
3. Il finale, quantomeno originale. Avrei scommesso sul lieto fine….!

16 Settembre 2014 in Pompei

Buon film che avrebbe reso sicuramente di più se visto in 3D, volete mettere i lapilli che ti arrivano in faccia? Per alcuni minuti ho temuto seriamente per il finale, ma per fortuna è finito come doveva finire, altrimenti il voto sarebbe stato un 5

Puttanate: gli effetti speciali non compensano la trama. / 9 Marzo 2014 in Pompei

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Forse alla fine del film si salva l’unico personaggio credibile: il cavallo!
Non gli ho dato una stella, solo perchè alcune ricostruzioni non sono proprio male, ma la trama è banale e scontata. Le cagate storiche sono enormi!
Ma quando mai un pompeiano non si credeva romano? Ma quando mai una ragazza all’età della protagonista non era già sposata? Purtroppo per i produttori, i gladiatori poteva liberarsi e fare fortuna, vincendo nell’arena.
Una fanciulla e uno schiavo, non suo, in giro di notte non so come finiva…Per lo schiavo.
Insomma: almeno una qualche trama decente potevano inventarla. Jon Snow è sempre senza espressione e gli altri mah…
Basta dire che alla fine ho riso.

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25 Febbraio 2014 in Pompei

Un 5 solo per le ricostruzioni fatte discretamente bene, a parte qualche aggiunta pacchiana, per Emily Browning che trovo bellissima, gli addominali di Kit Harington e l’eruzione del caro Vesuvio, che rende meglio dalla finestra di camera mia.
Per il resto è un classico filmetto di Hollywood, molto lavoro sugli effetti speciali e poca cura della trama.

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