Pomi d'ottone e manici di scopa

Angela Landsbury, meglio nota ai più come la Signora in Giallo, nei panni di un’apprendista strega in grado di far funzionare anche gli incantesimi fasulli del suo “istruttore”.
Anche in questo film la Disney continua ad esplorare la tecnica combinata di animazione e live action, già usata con “Mary Poppins” nel 1964.
Storia divertente, forse uno dei film meno conosciuti dalle nostre parti, ma che viene ciclicamente riproposto dalla tv durante i periodi festivi.
Risente un po’ dell’età, dopo tutto la storia originale da cui è tratto è del 1943, ma sempre godibile.

E’ stato uno dei film preferiti della mia infanzia. L’ho riviso coi miei figli che lo hanno apprezzato, a me e’ piaciuto ma ho notato anche i difetti.
Intanto e’ un po’ datato. Troppe canzoni, ritmo un po’ lento, finale patriottico davvero anacronistico.
Per il resto e’ piacevole anche se pare un po’ un bignami di Mary Poppins. Ci sono le canzoni, ma meno belle, c’e’ la scena con i cartoni animati, divertentissima, ma meno complicata tecnicamente, c’e’ la formula magica simile a supercalifragilistichespiralidoso, ma meno ricordabile, ci sono i balli, ma Julie Andrews e Dick Van Dyke sono ibattibili.
Tutto questo però non lo rende un film brutto, ma solo semplice, adatto ad un pubblico infantile che segue senza problemi (al contratio di molte pellicole moderne) e si diverte.