Difficile scriverne / 10 Gennaio 2014 in Pina
Sapendo che si va al cinema per assistere ad una poesia, non ci si può certo lamentare della forma (questo per chi l’ha giudicato noioso e poco scorrevole!).
Per la prima volta mi trovo a dire “purtroppo non l’ho visto in 3d”, l’energia e la frenesia avrebbero reso molto di più, anche se Wenders è stato espressivo quanto basta anche così.
Le secchiate d’acqua, i pugni sul vetro, i gesti ripetuti all’infinito.
