6 Ottobre 2012
Sorprendente sin dai titoli di testa.
Mi è piaciuto il lavoro svolto dalla regia per questo film:le musiche (infinitamente apprezzato lo “zampino” di Mansell), i simboli, gli effetti e le inquadrature.
I momenti segnati dalle allucinazioni -o comunque dallo stato di malattia di Max- sembrano essere i più limpidi dell’intero film.
In quei brevi momenti riusciamo a comprendere ciò che realmente potrebbe accadere.
La scoperta di un Dio e dell’esistenza stessa (il bianco oltre la porta) ed i tentativi di disfarsi di quello schema che avrebbe, invece, dovuto chiarire non solo l’andamento della borsa ma,apparentemente, tutto il funzionamento della vita -anche spirituale.
La simbologia è facilmente captabile all’interno del film, come è appunto la presenza incessante di spirali.
Non è altrettanto facile la comprensione.
Un 8 è meritato per l’intera struttura del film.
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