Recensione su Per qualche dollaro in più

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Faccia d’aquila / 6 Giugno 2013 in Per qualche dollaro in più

Mezzo punto sopra il capitolo precedente, Per un pugno di dollari, per la maggior consapevolezza registica di Leone e forse anche un po’ per i maggiori mezzi a disposizione. Un incipit davvero folgorante resta appena appena disatteso da una riproposizione molto marcata di temi e ambienti, ma soprattutto – macchiolina d’inchiostro – dall’eccesso di nevrosi nella recitazione di Volonté. Rimane magnifico Clint Eastwood, il volto terrigno e lo sguardo tra l’ ironico e il glaciale (anche se in questo film i suoi proverbiali occhi fosforescenti vengono fatti sfavillare artificialmente un po’ meno), ma il vero protagonista qui è Lee Van Cleef, con la sua inconfondibile faccia d’aquila, bounty-killer flemmatico e implacabile.
Se non avete mai afferrato bene il concetto del cinema come arte semplice, senza ostentamenti cerebrali, considerate i ritratti in primo piano di Leone, sui visi scolpiti e feriti dei messicani, deformati da una pazza risata.

1 commento

  1. cobrans82 / 30 Luglio 2013

    Verdone disse che a parer suo fosse il miglior film di Sergio Leone.
    Leone gli disse: ‘Sei proprio un burino…. è il film che piace agli scippatori ed ai ladri’…..
    ah ah ah… Mitico!!

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