Recensione su Pelé

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Indegno del campione Pelé / 1 Giugno 2017 in Pelé

Ma perché far fare un film sul calcio agli americani? Già questo sarebbe importante chiederselo. Non solo è una versione semplice e raffazzonata della storia che porta dal “Maracanazo” al successo nel mondiale del ’58 del Brasile proprio con Pelé, ma è anche pieno zeppo di errori. Non solo dal punto di vista realizzativo, davvero rivedibile, ma anche proprio per quanto riguarda la storia in se: ma quando mai Altafini da bambino è cresciuto vicino a Pelè e gli ha pure affibbiato il soprannome? Assurdo. Film che ha senso giusto per le scene delle partite: il resto è un classico film che non lascia mai il segno oppure una passerella di giocate stile spot della Nike col Brasile in aeroporto. Va bene che fare film sul calcio non è storicamente facile, ma se li fai fare agli americani, anche se ti prendono una leggenda come Pelè, puoi stare certo che non ne uscirà nulla di buono. Scarso anche il cast, con lo sconosciuto -e poco convincente- Kevin de Paula ad interpretare O Rei e mi pare soltanto, tra i volti noti, di aver notato Vincent D’Onofrio, che è Feola, coach del Brasile. Lo stesso Pelè fa una comparsata, ma avrà letto il copione? Bah.

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