Sarà il mio tipo?

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Sarà il mio tipo?

Clément, giovane insegnante di filosofia, si trasferisce da Parigi ad Arras, una piccola cittadina nel nord della Francia. Qui, conosce di Jennifer, una bella parrucchiera, e se ne innamora. Tutto potrebbe filare liscio, se entrambi non si sentissero oppressi dalle differenze culturali e sociali che li contraddistinguono.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Pas son genre
Attori principali: Émilie Dequenne, Loïc Corbery, Sandra Nkake, Charlotte Talpaert, Anne Coesens, Daniela Bisconti, Didier Sandre, Martine Chevallier, Florian Thiriet, Annelise Hesme, Amira Casar, Tom Burgeat, Kamel Zidouri, Christophe Moyer, Philippe Le Guay, Orjan Wikström, Michel Masiero, Tiffany Coulombel, Floriane Potiez, Luc Samaille, Philippe Vilain, Manuel Carcassonne, Charline Bourgeois-Tacquet, Mathilde Braure, Marie-José Billet, Laure Josnin, Sarah Lecarpentier, Louis Franco, Christophe Leys, Nathan Boddaert, Jacky Detaille, Nathalie Desreumaux, Mostra tutti

Regia: Lucas Belvaux
Sceneggiatura/Autore: Lucas Belvaux
Colonna sonora: Frédéric Vercheval
Fotografia: Pierric Gantelmi d'Ille
Costumi: Nathalie Raoul
Produttore: Patrick Quinet, Patrick Sobelman
Produzione: Francia
Genere: Commedia, Romantico
Durata: 111 minuti

Dove vedere in streaming Sarà il mio tipo?

Pellicola dai silenzi ben calibrati, abili a schiudere gli attimi ancor prima delle parole. / 20 Agosto 2015 in Sarà il mio tipo?

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Commedia dalle tinte drammatiche in cui si snoda il parallelo fra due classi sociali diametralmente opposte, incarnate da un professore di filosofia, Clément, dedito al mondo della cultura e agli agi dettati da un ambiente come quello parigino, e Jennifer, parrucchiera di provincia , incline a piaceri tipicamente più popolari.
Questo adattamento del romanzo di Philippe Vilain inizia tendendo la mano al più classico dei cliché, quello dell’amore osteggiato dalle barriere culturali, esplorando però nel prosieguo le due diverse nature dei protagonisti, forse mai convergenti o vicine ad un mutuo accordo di felicità.
Emozione che non si insinua nel cuore dell’apatico professore, più impegnato a citare Kant e a trovare analogie con i suoi scritti, che ad intrattenere un solido legame con la bella e solare Jennifer. D’altro canto è proprio la natura austera ed imperturbabile del caratterista maschile a donarle più colore, nonché maggiore profondità.
Difatti non si può che ergerla ad ‘’Arianna abbandonata’’, sebbene sia lei a lasciare l’indifferente compagno, in quanto mai amata veramente da quest’ultimo, se non in funzione di un eros più proteso all’attrazione sessuale che a quello che tiene avvinto due animi, anche se opposti.
Da sottolineare l’estrema bravura di Emilie Dequenne, perfetta nel ritrarre la solitudine, ma soprattutto la forza di una donna, abile a reinventarsi anche quando la felicità sembra tradirla.

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21 Maggio 2015 in Sarà il mio tipo?

un “raro” caso in cui la promozione è forse più interessante del film stesso.
Tutti parlano della storia d’amore tra un professore parigino con velleità letterarie e una parrucchiera di un paese di provincia che si esibisce al karaoke con le amiche. Sembrerebbe una classica commediola sentimentale ma lui non è poi così antipatico e lei non è poi così alternativa. Meno zucchero quindi e più sostanza nel descrivere le problematiche di questa storia d’amore che difficile è certamente ma che soprattutto non ha un finale scontato.

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Non si vive ad Arras, ci si muore… / 30 Aprile 2015 in Sarà il mio tipo?

Il titolo , che può richiamare alla mente quelle commediole leggere e zuccherose così gradite da un certo tipo di pubblico, non deve trarre in inganno perché il film parla sì d’amore ma è tutt’altro che sdolcinato nel mettere a confronto il modo di vivere un sentimento così importante da parte di Jennifer , una solare parrucchiera single ma madre di un figlio che ama teneramente , che adora leggere riviste e cantare il karaoke , e da quella di Clément , un professore di filosofia parigino , oltre che scrittore , trasferito temporaneamente ad Arras , figure quindi completamente diverse l’una dall’altro e dalla personalità quasi del tutto antitetica .
Decisamente apprezzabile questo buon lavoro di Lucas Belvaux anche per la superlativa interpretazione della protagonista fornita dall’eccellente Emilie Dequenne , dal viso mobilissimo ed espressivo, ben affiancata del resto da Löic Corbery che rende perfettamente il personaggio del professore .
Consigliato .

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