Recensione su Parto col folle

Nonostante due dei tre film in cui ho visto recitare Galifianakis non mi siano piaciuti (salvo solo It’s a kind of funny story), confesso che lui mi sta particolarmente simpatico: sa usare bene il suo viso ed il suo corpo, conosce il valore recitativo dello sguardo, soppesa bene perfino le pause ed i silenzi. Insomma, per me egli è un busillis, un mistero cinematografico, perché -pur essendo conscia del fatto che il versante brillante è il suo habitat- non capisco come mai debba impelagarsi in storie trivialotte come questa (il cane che si titilla il batacchio è davvero gratuito). Con una simile presenza scenica, poi. Ad ogni modo, contento lui…

Di questo film in cui, comunque, si ridacchia non salvo, ahimé, Robert Downey Jr.: il suo personaggio e la sua interpretazione, benché onesta, non mi sono piaciuti ed egli non ha aggiunto niente di indimenticabile ad una storia abbastanza improbabile (es. rubi una macchina della polizia federale e te la cavi così? Mah!).

Per due orette sul divano, senza pretese.