ParaNorman

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ParaNorman

Norman è un ragazzino di undici anni emarginato dai coetanei, scansato dagli abitanti della sua cittadina e incompreso dai famigliari, perché ha rivelato di vedere i fantasmi. In effetti, è così, ma nessuno intende credergli e tutti lo considerano un tipo strano. Alla morte di uno zio, evitato dalla comunità per lo stesso motivo, Norman scopre di essere l'unico in grado di evitare che un'antica maledizione colpisca la sua cittadina.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: ParaNorman
Attori principali: Kodi Smit-McPhee, Tucker Albrizzi, Jodelle Ferland, Anna Kendrick, Casey Affleck, Leslie Mann, Jeff Garlin, Christopher Mintz-Plasse, John Goodman, Elaine Stritch, Bernard Hill, Alex Borstein, Tempestt Bledsoe, Jeremy Shada, Scott Menville, Hannah Noyes, Ariel Winter, Alicia Lagano, Denise Faye, Cam Clarke, Lara Cody, Jacob Bertrand, Ashley Lambert, Mostra tutti

Regia: Sam FellChris Butler
Sceneggiatura/Autore: Chris Butler
Colonna sonora: Jon Brion
Fotografia: Tristan Oliver
Produttore: Travis Knight, Arianne Sutner
Produzione: Usa
Genere: Commedia, Azione, Fantasy, Famiglia, Animazione
Durata: 90 minuti

Dove vedere in streaming ParaNorman

stop motion / 29 Gennaio 2020 in ParaNorman

adoro lo stop-motion, gran bel lavoro anche se tutto sommato rivolto maggiormente a un pubblico teen.

16 Giugno 2014 in ParaNorman

Carino. E uno di quelli che potrei vedere ancora.

mi meraviglio di chi critica questo film / 30 Dicembre 2013 in ParaNorman

i personaggi sono ben caratterizzati, la comicità è potente, originale e molto più satirica dei normali standard di un cartone animato. Questo lungometraggio è uscito dal nulla e ha stupito tutti proprio per questi elementi. Il finale è epico e non C’è una sola sbavatura. Ovvio, non è un cartone per bambini di 8 anni, ma rappresenta un gran balzo avanti nell’ animazione moderna. La scorsa volta l’oscar per il miglior film di animazione lo diedero a The Brave, solo perché film della Pixar, perché senno sarebbe stato uno dei peggiori film dell’ anno. Potete essere liberi di dire quello che volete, ma per ParaNorman è stato il migliore film animato dell’ anno scorso, superiore in tutto e per tutto a The Brave.

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28 Luglio 2013 in ParaNorman

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

É questo un filmetto di animazione credulone e romantico, con due baffi da uomo… no, era un’altra cosa. Che sarebbe stato comunque meglio, nel senso che se lo meritava, andare a vedere al cinema. Mea culpa. Norman è un ragazzino con dei capelli assolutamente bellissimi come li vorrei io, naturalmente sparaflashati per aria, al solito superintroverso ma che ha un sacco di amici. Morti, infatti parla coi morti. Ai vivi sta sul ca**o, quasi a tutti. Invece di morti parla con la nonna, col cane schiacchiato per strada, gli impiccati, ecc. E gli viene affidato, dallo zio mezzo matto del paese (ma non è matto, parla coi morti lui pure), il compito di salvare la cittadina dal risveglio della strega. Il merito della storia sta tutto nel marcato senso del macabro di cui viene fatto uso, travalicando un poco il genere del “film per bambini” → probabilmente a me da piccolo avrebbe fatto un po’ paura, non scordiamo la mia fuga precipitosa dal cinema per… Bianca e Bernie.
Comunque, c’è tanta subcultura horror alla base, Norman ha la stanza a tema zombie e guarda film splatter, è triste e solo e diverso, e anche gli zombie si scopriranno tristi, soli e diversi, con un ribaltamento di un cliché del genere come la casa assediata dai non-morti, qui ovviamente accade l’opposto, umani assediano zombie e bla. Alcune gag, e forse l’intera trama, soffrono di una certa prevedibilità, ma riescono ad essere divertenti lo stesso (lo zombie tergicristallato per me rulez!). Il difetto sta appunto nella conflittualità latente, diamine, non ci sono cattivi, qua uno dopo l’altro son tutti buoni, nemmeno gli umani, conformisti e malvagi e stupidi, pure loro alla fine si redimono, e andare avanti più di tanto senza cattivi è dura :/ Però il messaggio, per quanto banale, il diverso emarginato che alla fine è più normale degli altri, e gli altri lo accetteranno, biasimevole non è, si parla di morte e non è da tutti gli animati films, e pure i titoli di coda son belli.

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Sceneggiatura di pongo / 29 Marzo 2013 in ParaNorman

La realtà è che la storia è un po’ banalotta, e nei primi 40 – 60 minuti non si assiste ad altro che al solito compendio di presupposti – fatti – soluzioni che sembrano tirati fuori dal “manuale delle classiche storielle”, senza particolari guizzi di autonomia o lampi di genio… anzi. Fortunatamente assistiamo ad un finale di grandiosa efficacia nelle scelte grafiche, che ricalcano talvolta un film di paura: le trovate dunque ci sono, e sono talvolta geniali (la strega e la sua stupenda “reazione elettrica” ai suoi stati d’animo, piuttosto che la “battaglia” tra lei e Norman, davvero di grande effetto). Se però tali godibili e senza dubbio studiate soluzioni traspaiono dal genio di una grandissima casa di produzione (Laika Entertainment), altrettanto non possiamo dire della sceneggiatura, che a parte qualche sfumatura in più rispetto al prologo, non emerge per originalità, limitandosi a trasporre una semplice e un po’ banale storia di un ragazzo diverso. Da sottolineare una felice scelta registica: l’inquadratura in primo piano della particolare camminata degli zombie, che diverte, tiene ritmo e ha il sapore di gran pensata.

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