Pan - Viaggio sull'isola che non c'è

Discreto film su Peter Pan; questa volta narra l’origine del bambino che non vuole crescere.
Peter (Levi Miller) vive in un orfanotrofio con l’amico Pennino governato dispoticamente da delle suore; da un po’ di tempo stanno sparendo dei bambini dall’Istituto. Peter e Pennino provano a indagare ma Peter finisce preda anche lui dei rapitori; si troverà sull’Isola che non c’è cercando di scoprire cosa è successo alla madre che l’ha abbandonato.
Prospettiva diversa della storia cui siamo abituati; qua Peter e il futuro Capitan Uncino (Garrett Hedlund) sono quasi “amici” e collaborano contro il famoso pirata Barbanera (Hugh Jackman) che sfrutta i bambini per estrarre la polvere di fata. Alti e bassi con alcune sequenze spettacolari ma anche un po’ infantile in alcune scene; bello il personaggio della principessa Giglio Tigrato (Rooney Mara), mascalzone Uncino.
Nel resto del cast da citare Amanda Seyfried nei panni di Mary (la mamma di Peter) e Cara Delevingne nei panni (multipli) delle sirene.

Un film che reinterpreta i personaggi creati da Barrie non dunque un vero prequel del romanzo. La storia infatti ha luogo circa 40 anni dopo l’incontro di Peter e Wendy raccontato dallo scrittore, in piena seconda guerra mondiale e Peter è un orfanello in stile Dickens che viene portato suo malgrado all’isola che non c’è dove il perfido Barbanera (forse un esagerato Hugh Jackman) ha bisogno di manodopera per le sue miniere.
Tra gli altri schiavi della miniera spicca il giovane e intraprendente Jakob, un mezzo delinquente che lo aiuta a scappare e insieme si rifugiano nel villaggio indiano dove diventano subito amici di Giglio Tigrato la figlia del capo e insieme possono sconfiggere il terribile cattivo.
Un film per famiglie, lontano dallo stile Spielberg che faceva troppo l’occhiolino alla generazione pop-corn con corse mozzafiato e battutine divertenti (ma anche con giovani protagonisti forzatamente simpatici), un modo di ricreare la storia ma senza completarla. Fornisce molte informazioni sulle origini di Peter ma lascia in sospeso il rapporto con Uncino.
Non ho capito la necessità della canzone di presentazione del capitano Barbanera, ma tranquilli non si tratta di un musical, e non mi è piaciuta l’ambientazione del villaggio indiano che è diventato un mix tra Africa e Oceania cancellando completamente i nativi.
I ragazzini sogneranno di volare sul Jolly Roger e magari anche qualche adulto, il 3D questa volta non delude (anche se purtroppo si nota un troppo evidente errore nell’ingresso di Barbanera) e tutto fa presupporre che questo sia il primo di una nuova serie nella quale si spiegheranno altre cose, tutte ovviamente accadute prima dell’incontro con Wendy, ovvero il rapporto con Trilly ma soprattutto il giallo della mano di Uncino.

Dopo tutti i film che sono stati fatti su questa storia finalmente un film che spiega qualcosa di più su questo Peter Pan, finalmente si spiega un po’ come e perchè sia arrivato a Neverland e altre cose che io personalmente ho trovato bello approfondire.
Nonostante non ci sia Wendy con tutta la banda non si sente la mancanza.
Non è l’ennesimo film con la solita storia, ma appunto la trama è diversa, e la storia è concentrata tutta su Peter.
Secondo me faranno un secondo film su questa serie “Pan”, perché appunto tutto quello che si vede in questo film è il PRIMA della classica storia.
Per quanto riguarda costumi, tessuti, colori davvero molto bello, ma anche il montaggio e come è filmato è molto carino secondo me.